Utente:Ptolemaios/Sandbox2: differenze tra le versioni

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I suoni subiscono regolarmente cambiamenti in certi contesti all'interno delle parole, come l'assimilazione o la dissimilazione, che a volte traspaiono nella scrittura. Questi fenomeni possono essere utilizzati per ricostruire la natura dei suoni coinvolti.
* <{{lang|grc|π, τ, κ}}> terminali di alcune parole si cambiano in <{{lang|grc|φ, θ, χ}}> quando precedono lo spirito aspro nella parola seguente. Ad esempio: {{lang|grc|ἐφ' ἁλός}} per {{lang|grc|ἐπὶ ἁλός}} o {{lang|grc|καθ' ἡμᾶς}} per {{lang|grc|κατὰ ἡμᾶς}}.
* <{{lang|grc|π, τ, κ}}> alla fine del primo membro di una parola composta si cambiano regolarmente in <{{lang|grc|φ, θ, χ }}> quando precedono uno spirito aspro nel secondo elemento. Ad esempio: {{lang|grc|ἔφιππος, καθάπτω}}
* il dialetto attico è particolarmente caratterizzato dalla contrazione: due vocali non separate da una consonante di fondevano formando una sola sillaba; ad esempio {{lang|grc|εα}} ({{IPA|[e.a]}}) non contratto (bisillabico) si trova regolarmente nei dialetti ma in attico si contrae in {{lang|grc|η}}, supportando l'ipotesi che {{lang|grc|η}} fosse pronunciata {{IPA|[ɛː]}} (intermedia fra {{IPA|[e]}} e {{IPA|[a]}}) piuttosto che {{IPA|[i]}} come in greco moderno. Allo stesso modo, {{lang|grc|εε}}, {{lang|grc|οο}} ({{IPA|[e.e], [o.o]}}) non contratti si trovano regolarmente in ionico ma in attico si contraggono in {{lang|grc|ει}} e {{lang|grc|ου}}, suggerendo i valori {{IPA|[eː], [oː]}} per i falsi dittonghi {{lang|grc|ει}} e {{lang|grc|ου}} in attico, in opposizione ai suoni [i] e [u] che avrebbero acquisito in seguito.