Totò, Peppino e i fuorilegge: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 64:
Poco dopo nel ''night'' giungono anche Valeria e Alberto e quest'ultimo scorge Antonio e Peppino in compagnia di una sedicente baronessa polacca, una ''[[femme fatale]]'' che aveva provato a intervistare tempo prima. Ritenendo il suocero in pericolo, Alberto cerca di convincere la donna a mollarlo spacciandolo per falsario, tuttavia finisce per venirne involontariamente sedotto, provocando l'ira di Valeria e la sua fuga inviperita dal ''tabarin''.
 
Finiti i denari, Peppino resta a Roma mentre Antonio ritorna al paese raccontando alla moglie di essere sfuggito ai briganti, ignaro della scoperta fatta da Teresa che, infatti, lo rimprovera violentemente per poi schiaffeggiarlo. Informato da Valeria, Antonio decide di scrivere all'amico un telegramma per sconsigliargli di organizzare un altro falso rapimento, ma mentre stasi recandosireca all'ufficio postale viene fermato dal vero Ignazio, che ovviamente ha saputo tutto. Portato Antonio nel covo, "Il Torchio" gli comunica che la moglie dovrà pagare un riscatto dal valore corrispondente al suo peso corporeo, il che lo costringe a sottoporsi a una dieta ingrassante.
 
Se entro cinque giorni Teresa non pagherà il riscatto, al marito verrà reciso l'orecchio, e di volta in volta, in caso di mancato pagamento, altre parti del corpo gli verranno tagliate e "rispedite" a casa. Pur avendo ricevuto una lettera minatoria, nonché la telefonata in cui Antonio dal covo ribadisce le condizioni poste dai rapitori, Teresa ovviamente non crede che si tratti di un rapimento reale. Fortunatamente Valeria e Alberto, nel frattempo riappacificatisi, riescono a individuare il covo del "Torchio" e a entrarvici proprio poco prima che i briganti taglino l'orecchio ad Antonio.