Si (nota): differenze tra le versioni

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Nella notazione alfabetica in uso nei Paesi di [[lingua inglese]] ([[Stati Uniti d'America]], [[Regno Unito]], [[Canada]] e [[Irlanda]]) il si corrisponde alla nota '''[[B]]''', mentre il [[Si bemolle|si♭]] è rappresentato come '''B-flat''' (o '''B♭'''). In quelli di [[lingua tedesca]], [[Polonia]] e [[Scandinavia]], invece, con '''B''' si indica il si♭, mentre la nota posta un [[semitono]] sotto il [[Do (nota)|do]] è denominata '''[[H]]'''<ref>Ciò deriva dal fatto che i musicisti tedeschi medievali scrivevano il si bemolle (facente parte dell'[[esacordo|esacordo molle]]) come ''b'', mentre il si naturale (facente parte dell'esacordo duro) come una ''b'' dall'occhiello quadrato; questa ''b quadrata'' (all'origine anche del [[bequadro]]) con il tempo ha perso il tratto orizzontale inferiore provocando confusione con la lettera ''h''. [[Willi Apel]], ''La notazione della musica polifonica'', Sansoni, 1984)</ref>; ciò permette di realizzare temi basati su sequenze alfabetiche altrimenti impossibili, come il [[Tema BACH]].
 
Il nome "si" nacque dalle iniziali delle parole ''Sancte Johannes'' presenti nell'[[Ut queant laxis|Inno di San Giovanni]] e l'adozione di questa nota fu proposta nel 1482 da [[LudovicoBartolomé ZacconiRamos de Pareja]] nel suo trattato ''Prattica diMusica musicapractica''.
 
== Scale ==