Vertice di Reykjavík: differenze tra le versioni

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Nonostante fossero giunti inaspettatamente vicini ad un'intesa sull'eliminazione di tutte le armi nucleari, Reagan e Gorbačëv non trovarono infine un accordo.
 
Emerse però chiaramente la volontà di aprire una nuova fase nelle relazioni bilaterali e la disponibilità delle due parti a fare delle concessioni al blocco opposto<ref>{{Cita libro|titolo=James Mann, The Rebellion of Ronald Reagan: A History of the End of the Cold War (New York: Penguin Group, 2009), 45.}}</ref>. Per la prima volta il tema dei diritti umani fu oggetto di discussioni produttive e arrivò il consenso di Gorbačëv alle ispezioni in loco finalizzate alla verifica dell'adempimento agli accordi sulle armi nucleari (a cui [[Nikita Sergeevič Chruščëv|KrusciovChruščëv]] si era vigorosamente opposto nel [[Trattato sulla messa al bando parziale degli esperimenti nucleari|1963]] "perché avrebbero favorito lo spionaggio").<ref>{{Cita libro|titolo=Garthoff, Raymond L. The great transition: American-Soviet relations and the end of the Cold War. Washington, DC: Brookings Institution, 1994. pp 252–99.}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=CDi5g_9j9HM&t=81s|titolo=President Reagan's Address to the Nation on Meetings with Gorbachev in Iceland, October 13, 1986}}</ref>
 
Anche se l'importanza dei colloqui non fu del tutto compresa al momento, si trattava di un evento storico; il vertice islandese dimostrò l'importanza della diplomazia e delle trattative che l'anno successivo avrebbero portato al [[trattato INF]].