Ministero delle comunicazioni: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il ministero fu istituito il 12 dicembre [[1944]]<ref>Decreto luogotenenziale n. 413 del 1944</ref> dal [[Governo Bonomi III]] con il nome di '''Ministero delle poste e delle telecomunicazioni''', per effetto dello scioglimento del vecchio [[Ministero delle poste e telegrafi]] (ribattezzatorinominato "Ministero delle comunicazioni" durante il [[Governo Mussolini]]). Al contrario del vecchio dicastero, il ministero mantenne solo le competenze sulle comunicazioni, laddove le competenze sulle vie di comunicazione ordinarie (strade e ferrovie) furono assegnate al neocostituito [[Ministero dei trasporti]].
 
Nel 1992 intervenne la riforma delle telecomunicazioni<ref>Legge 29 gennaio 1992, n. 58</ref>, con la quale i servizi di telecomunicazioni e quelli telefonici passarono da una gestione statale diretta al settore delle partecipazioni statali per essere in seguito riorganizzate nella nuova società [[Telecom Italia]] S.p.A., proprio nell'estate del 1994. La riorganizzazione del Ministero avvenne con la Legge 29 gennaio 1994, n.71<ref>Legge 29 gennaio 1994, n.71</ref>.