Dottorato di ricerca: differenze tra le versioni
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Gli importi sono variabili, sono stati inseriti valori poco più che arbitrari |
veramente parla di altro, non so se sia opportuno mantenere informazioni così dettagliate sull'eventuale carriera dopo il dottorato, comunque correggo vari errori (ci sono anche state recenti modifiche legislative) |
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Il titolo, se conseguito in un altro [[Stato]], non è automaticamente riconosciuto, ma può essere validamente utilizzato quando previsto dalla legge italiana solo previo riconoscimento da parte del [[Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca]].<ref>{{Cita web |url=http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/universita/equipollenza-dottorato-estero |titolo=Equipollenza Dottorato Estero - Miur<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=16 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150225050959/http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/universita/equipollenza-dottorato-estero |dataarchivio=25 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref> Al dottorato di ricerca sono stati resi equipollenti vari altri titoli di studio, in particolare alcuni cosiddetti diplomi di perfezionamento.<ref>[http://www.flcgil.it/files/pdf/20070316/graduatorie-esaurimento-all.-4-diplomi-di-perfezionamento-equipollenti-ai-dottorati-di-ricerca-3118153.pdf Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Decreto - DIPLOMI DI PERFEZIONAMENTO EQUIPOLLENTI AI DOTTORATI DI RICERCA]</ref><ref>[http://guidalaureebiennali.miur.it/pdf/2008/05_Universita.pdf Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Università in Italia]</ref>
Coloro che conseguono il titolo di Dottore di Ricerca in Italia sono circa 10mila persone ogni anno; i professori a contratto in Italia nel 2020 sono in totale 28mila persone, gli assegnisti di ricerca sono 14mila persone, gli RTDA e gli RTDB sono circa 9mila persone.<ref>[http://ustat.miur.it/dati/didattica/italia/atenei]</ref>
===Possibilità di carriera accademica in Italia===
Dopo il conseguimento del titolo di dottore di ricerca, in genere conseguito intorno ai 30 anni, è possibile intraprendere la carriera accademica con i seguenti ruoli: [[cultore della materia]] (posizione priva di compenso ovvero a titolo gratuito), [[professore a contratto]], assegnista o contratista di ricerca. Dopo molti anni solo pochi accedono a un contratto di ricercatore.
====Fino alla riforma Gelmini====
Coloro che sono entrati nel mondo accademico prima della [[Riforma Gelmini]], ovvero prima del 2010, accedevano subito alla posizione di ricercatore a tempo indeterminato, che è stata messa ad esaurimento con la legge 240/2010 (i ricercatori a tempo indeterminato nominati fino al 2010 restano in servizio fino al pensionamento e erano circa 9mila persone nel 2020).
====Dalla Riforma Gelmini al 2022====
Con la Riforma Gelmini la figura del ricercatore è stata divisa in due: a tempo determinato di tipo A (3 anni rinnovabili per 2 anni, una sola volta). Da questo punto inizia l’eventuale carriera verso la posizione di ricercatore a tempo determinato di tipo B (3 anni non rinnovabile), che, con il conseguimento dell’ASN Abilitazione Scientifica Nazionale (abilitazione che ha valore solo 5 anni e poi scade) garantisce la stabilizzazione a professore associato.
====Dal 2022====
Nel 2022 è stata varata una riforma del reclutamento universitario, modificando la legge 240/2010, all'interno del decreto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).<ref>https://www.avvenire.it/attualita/pagine/cosi-cambia-la-selezione-dei-ricercatori</ref>
== In Europa ==
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