Bezmialem Sultan: differenze tra le versioni

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==Patrona dell'architettura==
Bezmiâlem si dedicò a una lunga serie di progetti architettonici, finanziati dal suo ricco patrimonio personale, stimato in oltre 100.000{{M|100000}} sterline l'anno<ref>Uluçay 2011 , pag. 179</ref><ref>Sakaoğlu 2008 , pag. 532-533.</ref>.
 
Nel 1845 commissionò un nuovo ponte sul [[Corno d'Oro]], noto come Ponte Valide o Cisr-i Cedid (ponte nuovo). Nello stesso anno commissionò un'ospedale civile con moschea e fontana chiamato Gurebâ-yi Müslimîn, a Yenibahçe, e un secondo a [[La Mecca]].
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Interessata alla causa femminile, nel 1850 fondò la Dârülmaârif, una scuola femminile, che dotò di una stampante litografica e una ricca biblioteca con oltre 546 volumi di autori francesi, fra cui [[Victor Hugo|Hugo]], [[Alphonse de Lamartine|Lamartine]], [[Charles Baudelaire|Baudelaire]] e [[Gustave Flaubert|Flaubert]], che nel 1933 si evolse in una scuola superiore sempre femminile. Fondò anche una scuola superiore, la Valide Mektebi, a Beykoz e due scuole elementari, di cui una nel 1841 a Akşı di Edirnekapı Molla.
 
Commissionò la [[Moschea di Dolmabahçe|Moschea Dolmabahçe]], vicino al [[Palazzo di Dolmabahçe|Palazzo Dolmabahçe]], progettata da [[Garabet Amira Balyan|Garabed Balyan]] e suo figlio [[Nigoğayos Balyan]] e completata dopo la sua morte.
 
==Morte==
Bezmiâlem Sultan morì di [[tubercolosi]] il 2 maggio 1853 nel [[Palazzo Beşiktaş]]. Venne sepolta nel [[Türbe|mausoleo]] [[Mahmud II]]<ref>Sakaoğlu 2008 , pag. 525-530</ref><ref>Uluçay 2011 , pag. 180.</ref>. Suo figlio [[Abdülmecid I|Abdülmecid]] la onorò con un funerale magnifico, costato 79.000{{M|79000}} [[kuruş]], una vera fortuna, e ben descritto da Sir Adolphus Slade nel suo ''Turkey and the Crimean War: A Narrative of Historical Events'':
<blockquote>Urla femminili all'alba nel palazzo di Beshik-tash, una mattina all'inizio di maggio, annunciavano il suo lutto [di Abdülmecid I] alle guardie e ai caik di passaggio, e salutavano il corpo che a quell'ora presto veniva trasportato nell'impero caik, seguito da altri caik con il seguito della defunta signora [Bezmialem], al vecchio serraglio. Era lì lavato e profumato secondo l'uso, e adagiato su una bara ricoperta di vestiti d'oro e d'argento. Preceduto da incensieri e coristi, fu poi portato fuori dall'interno del palazzo e deposto all'ombra degli alberi nel cortile centrale per alcuni minuti, mentre l'imam di corte recitava una preghiera per l'anima dei defunti. Durante il suo recital, gli spettatori, togliendosi le ciabatte, sono rimasti in piedi sulle suole a testa in su:
 
Si è quindi formato il corteo. Pascià militari a cavallo, in fila indiana, affiancati dai loro stallieri e tchiaushe a piedi, facevano strada, seguiti da un corpo compatto di [[Derviscio|dervisci]] arabi che cantavano vigorosamente. Quindi cavalcarono tre dignitari legali, anche in fila indiana, i cazi-chiedenti d'Europa e dell'Asia con l'evcaf nazir. Un corpo di Khamedes (domestici reali) marciò dopo in ordine. Poi i ministri di Stato cavalcarono in fila indiana; gli ultimi tre sono il [[Capitan pascià|Capitan Pasha]], lo [[Sheikh-ul-Islam dell'Impero ottomano|Scheick ul Islam]] e il [[Gran visir|Gran Visir]]. Dopo di loro cavalcava un corpo di eunuchi del Sultano, il capo dei quali, il [[Kizlar Agha|kislar agasiagas]]<nowiki/>i, un anziano nubiano dall'aspetto malinconico, precedette immediatamente il corpo. Gli eunuchi della defunta, spargendo tra la folla monete d'argento di nuova coniata, chiusero il corteo. Mentre il corteo passava per le strade, fiancheggiato a intervalli da truppe, numerose spettatrici negli spazi aperti singhiozzavano sonoramente; e sebbene le donne orientali abbiano sempre lacrime e sorrisi a comando, quelle versate in questa occasione erano sincere, poiché il sesso aveva perso quel giorno un avvocato, il povero un amico.
 
Il corteo si fermò davanti al giardino del mausoleo di Mahmoudieh, dove, su un pendio sopraelevato, si schieravano i ragazzi delle scuole attigue, intonando inni, e, riformandosi a piedi, procedevano attraverso cancelli dorati e roseti, lentamente verso la tomba. Quando i suoi portali si aprirono, le donne della valideh si radunarono all'interno dell'edificio per rendere l'ultimo tributo di rispetto alla loro gentile padrona emesse, tristi e lamentose; mescolarsi, stranamente armonioso, con i canti dei dervisci e il nitrito dei cavalli guidati. Il corpo fu sepolto accanto a quello del sultano Mahmoud II</blockquote>