Bibliomanzia: differenze tra le versioni

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Un episodio che sa di bibliomanzia viene narrato da [[Sant'Agostino]] nelle ''Confessioni'' a proposito della sua conversione: mentre era raccolto in meditazione, gli parve di udire voci di bimbi che, giocando all'esterno, dicevano ''tolle, lege'' ("prendi e leggi"). A quel punto, avrebbe aperto a caso un libro della [[Bibbia]] che aveva con sé e gli occhi gli sarebbero caduti sulla frase di [[Paolo di Tarso|San Paolo]]: ''"Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri"'' (''Lettera ai Romani'' 13, 13-14). La lettura di questa frase sarebbe stata decisiva per la sua decisione di convertirsi.
 
Analogamente, nella biografia di [[San Francesco]] scritta da [[Bonaventura da Bagnoregio|San Bonaventura]], si tramanda che quando il suo primo seguace, [[San Bernardo di Quintavalle|Bernardo da Quintavalle]] volle accostarsi ad una vita secondo i dettami di Francesco, quest'ultimo, per conoscere la volontà divina in proposito avrebbe aperto a caso tre volte i [[Vangeli]] (in onore della [[Trinità]]), imbattendosi nei tre passi seguenti :
#''Se vuoi essere perfetto, va', vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri''
#''Non portate niente durante il, viaggio''