André Bazin: differenze tra le versioni

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Morì nel [[1958]], la notte successiva all'inizio delle riprese de ''[[I quattrocento colpi]]'', il primo lungometraggio di François Truffaut, che non a caso lo dedicò alla memoria del maestro. La morte, che lo colse appena quarantenne, impedì a Bazin di assistere all'affermazione di una nuova generazione di cineasti profondamente segnati dalla sua intelligenza critica e dal suo impegno.
 
Molto importanti sono le sue teorizzazioni relative al realismo al cinema: Bazin sviluppa i concetti di "realismo ontologico", di "montaggio proibito" e dividerà i registi nel periodo appena successivo all'avvento del sonoro tra quelli che credono nell'immagine e quelli che credono nella realtà. Tutti questi concetti sono ampiamente trattati in ''che cosa è il cinema''.
Inoltre importante nella sua teorizzazione il rifiuro delle rappresentazione della morte e della "piccola morte" ossia l'orgasmo, in quanto elementi contrari alla creazione operata dal cinema e perchè eventi irripetibili e quindi se ne cambia la natura riproducendoli più volte mandando avanti e indietro la pellicola; in ogni caso morte e orgasmo rientrano tra gli specifici filmici perchè solo con la dimensione temporale (tipica del cinema) possono essere riprodotti.
 
==Bibliografia italiana==