Vertice di Reykjavík: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
mNessun oggetto della modifica
Riga 19:
 
==Negoziati==
[[File:Hofdi House Reykjavik.jpg|miniatura|[[Höfði]], sede del vertice.|sinistra|333x333px311x311px]]
 
Il vertice si svolse tra sabato 11 e domenica 12 ottobre [[1986]] ad [[Höfði]], elegante villa sul lungomare di [[Reykjavík]], storica ambasciata britannica in Islanda, già residenza del Console di Francia e del poeta [[Einar Benediktsson]]<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=DIOOt2T8JZ4&list=PLI08aADwUbC9b-3ylcUXEQ1kdFXNxM1xm&index=41&t=166s|titolo=President Reagan at Reykjavik Summit with Mikhail Gorbachev on October 9-11, 1986 - Reagan Library}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=7YahUGMfY8o&t=76s|titolo=President Reagan's Reykjavik Summit with Mikhail Gorbachev on October 11, 1986 - Reagan Library}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=3mWDrGupaZU|titolo=Clip - Vertice di Reykjavik}}</ref>. L'isola nordatlantica venne scelta per l'equidistanza geografica tra le due superpotenze e perché avrebbe permesso ai due leader di evitare le pressioni e le formalità di un incontro al vertice nei rispettivi paesi o nelle sedi regolari (come Ginevra o Vienna). Dato che Perper la prima volta si sarebbero concentrati su colloqui faccia a faccia piuttosto che su freddi negoziati su vasta scala e, i due leader desideravano un luogo semplice eed intimo, adatto ad un incontro di questo tipo. Per questo motivo fu scartata l’iniziale proposta islandese del grande e moderno Hotel Saga, dove risiederanno Gorbačëv e la delegazione sovietica durante il summit.<ref>{{Cita web|url=https://apnews.com/article/fd8e4a18b247542d91c1a8c8aab36a38|titolo=AP NEWS October 4, 1986}}</ref>
 
In quel fine settimana d'autunno Reagan e Gorbačëv si incontrarono con l'intenzione di lasciarsi alle spalle i toni duri, le minacce e gli interventi armati destabilizzanti nei rispettivi territori di influenza per iniziare ad affrontare la deriva dell’eccesiva corsa agli armamenti e il numero elevatissimo di testate nucleari che sfuggivano alla logica della mutua deterrenza. L’elezione di Gorbačëv a Segretario generale del PCUS nel 1985 aveva segnato una svolta nella politica sovietica. Gorbačëv si era infatti reso conto della necessità di una profonda modifica dellanella dialettica dei rapporti internazionali con i Paesi occidentali al fine di avviare un programma di mutua collaborazione; il progresso nel [[disarmo nucleare]] era considerato un fattore chiave nella creazione di condizioni esterne favorevoli per la [[Perestrojka|riforma economica e politica in Unione Sovietica]]. In questa prospettiva si fece promotore di diverse proposte di disarmo, accolte però in maniera altalenante dalla controparte occidentale.
L'isola nordatlantica venne scelta per l'equidistanza geografica tra le due superpotenze e perché avrebbe permesso ai due leader di evitare le pressioni e le formalità di un incontro al vertice nei rispettivi paesi o nelle sedi regolari (come Ginevra o Vienna).<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=DIOOt2T8JZ4&list=PLI08aADwUbC9b-3ylcUXEQ1kdFXNxM1xm&index=41&t=166s|titolo=President Reagan at Reykjavik Summit with Mikhail Gorbachev on October 9-11, 1986 - Reagan Library}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=7YahUGMfY8o&t=76s|titolo=President Reagan's Reykjavik Summit with Mikhail Gorbachev on October 11, 1986 - Reagan Library}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=3mWDrGupaZU|titolo=Clip - Vertice di Reykjavik}}</ref>
 
In quel fine settimana d'autunno Reagan e Gorbačëv si incontrarono con l'intenzione di lasciarsi alle spalle i toni duri, le minacce e gli interventi armati destabilizzanti nei rispettivi territori di influenza per iniziare ad affrontare la deriva dell’eccesiva corsa agli armamenti e il numero elevatissimo di testate nucleari che sfuggivano alla logica della mutua deterrenza.
 
L’elezione di Gorbačëv a Segretario generale del PCUS nel 1985 aveva segnato una svolta nella politica sovietica. Gorbačëv si era infatti reso conto della necessità di una profonda modifica della dialettica dei rapporti internazionali con i Paesi occidentali al fine di avviare un programma di mutua collaborazione; il progresso nel [[disarmo nucleare]] era considerato un fattore chiave nella creazione di condizioni esterne favorevoli per la [[Perestrojka|riforma economica e politica in Unione Sovietica]]. In questa prospettiva si fece promotore di diverse proposte di disarmo accolte però in maniera altalenante dalla controparte occidentale.
 
Le resistenze all’interno degli apparati delle rispettive superpotenze erano ai tempi molto forti (in quei giorni il [[Segretario della difesa degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Difesa]] [[Caspar Weinberger]] era arrivato a minacciare le dimissioni nel caso di accordi troppo sfavorevoli al blocco occidentale) e nell'ottobre del 1986 i due leader si recarono in Islanda con poche speranze: ci si aspettava di raggiungere scarsi o nulli risultati<ref>{{Cita web|url=https://www.osservatoriorussia.com/2018/10/12/vertice-reykjavik-fallimento-apparente/|titolo=Il vertice di Reykjavik: un fallimento solo apparente - Marco Limburgo (Osservatorio Russia)}}</ref>. A Reykjavík Reagan intendeva includere nei colloqui i temi dei [[diritti umani]], dell'emigrazione di ebrei e dissidenti sovietici e la [[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|guerra sovietico-afghana]] in corso dal 1979; Gorbačëv provò a limitarli al tema principale del controllo degli armamenti nucleari. Mentre tuttavia il leader sovietico proponeva l'eliminazione di tutti i [[Missile balistico|missili balistici]], Reagan era deciso a portare avanti le ricerche statunitensi sulla [[Strategic Defense Initiative]] (SDI), il cosiddetto "Scudo spaziale".<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=President Reagan's Address to the Nation on Meetings with Gorbachev in Iceland, October 13, 1986|lingua=it|accesso=1º settembre 2022|url=https://www.youtube.com/watch?v=CDi5g_9j9HM}}</ref><ref name="ref_A">{{Cita libro|titolo=James Mann, The Rebellion of Ronald Reagan: A History of the End of the Cold War (New York: Penguin Group, 2009), 45.}}</ref>
Line 36 ⟶ 32:
Emerse però chiaramente la volontà di aprire una nuova fase nelle relazioni bilaterali e la disponibilità delle due parti a fare delle concessioni al blocco opposto<ref name="ref_A" />. Per la prima volta il tema dei diritti umani fu oggetto di discussioni produttive e arrivò il consenso di Gorbačëv alle ispezioni in loco finalizzate alla verifica dell'adempimento agli accordi sulle armi nucleari (a cui [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Chruščëv]] si era vigorosamente opposto nel [[Trattato sulla messa al bando parziale degli esperimenti nucleari|1963]] "perché avrebbero favorito lo spionaggio").<ref>{{Cita libro|titolo=Garthoff, Raymond L. The great transition: American-Soviet relations and the end of the Cold War. Washington, DC: Brookings Institution, 1994. pp 252–99.}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=CDi5g_9j9HM&t=81s|titolo=President Reagan's Address to the Nation on Meetings with Gorbachev in Iceland, October 13, 1986}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=President Reagan's Remarks at Keflavik NATO Airbase, Iceland, October 12, 1986|lingua=it|accesso=28 ottobre 2022|url=https://www.youtube.com/watch?v=MiImp6vDPS8}}</ref>
 
Anche se l'importanza dei colloqui non fu del tutto compresa al momento, si trattava di un evento storico; il vertice islandese dimostrò l'importanza della diplomazia e delle trattative che l'anno successivo avrebbero portato al [[trattato INF]]. Le immagini dell'incontro di Reykjavík nell'atmosfera calda e cordiale che si riuscì a creare saranno destinate a rimanere nella memoria collettiva tra le più simboliche degli anni '80 e del processo che porteràavrebbe portato alla fine della guerra fredda.
 
<gallery mode="packed-hover">