Cephalopoda: differenze tra le versioni

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etimologia
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I '''cefalopodi''' (Cephalopoda, dal [[Lingua greca antica|greco]] κεφαλή (''kephalekephalḗ) ='', testa e πούς (''pouspoús'',) ''podos'',= piede) sono [[molluschi]] esclusivamente marini, tra i più complessi, con conchiglia ridotta internamente o del tutto assente, prettamente [[necton]]ici (come le [[seppia|seppie]] e i [[calamaro|calamari]]) o [[bentonici]] (come il [[polpo]] e il [[Eledone moschata|moscardino]]). Si svilupparono in una grande moltitudine di forme durante il [[Mesozoico]], colonizzando praticamente tutti gli ambienti marini con i gruppi dei [[nautiloidi]], [[ammonoidea]] e [[belemnoidi]], gli ultimi due totalmente estinti.
 
Ipotesi recenti considerano i cefalopodi derivati direttamente da [[monoplacofori]] con conchiglia a spiralizzazione più accentuata; si suppone che la regione apicale del sacco dei visceri di questi molluschi si ritirasse di tanto in tanto e il mantello che li ricopriva formasse una serie successiva di setti calcarei interni, delimitando cavità ripiene di gas. Ciò produsse una sempre maggiore leggerezza, caratteristica questa che permise loro di acquisire un galleggiamento neutro per potersi spostare nel liquido con minor sforzo. Durante questi primi stadi evolutivi, i cefalopodi acquisirono velocità e capacità di predazione, sviluppando un capo dotato di lobi prensili, derivati da tentacoli semplici di monoplacofori ancestrali.