Caronte (mitologia): differenze tra le versioni

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{{Citazione|E 'l duca lui: "Caron, non ti crucciare:<br />vuolsi così colà dove si puote<br />ciò che si vuole, e più non dimandare".|[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] [[Inferno - Canto terzo|III]] [[:s:Divina Commedia/Inferno/Canto III|94-96]]}}
 
Nella [[religione greca]], [[Mitologia etrusca|religione etrusca]] e nella [[religione romana]], '''Caronte''' ({{lang-grc|Χάρων|Chárōn}}, "ferocia illuminata") era il [[traghettatore]] dell'[[Ade (regno)|Ade]]. Come [[psicopompo]] trasportava le anime dei morti da una riva all'altra del fiume [[Acheronte]] (nella Divina Commedia) o nello [[Stige]] (per Greci, Etruschi e Romani), ma solo se i loro cadaveri avevano ricevuto i rituali onori funebri (o, in un'altra versione, se disponevano di un [[obolo]] (moneta) per pagare il viaggio); chi non li aveva (o non aveva l'obolo) era costretto a stare in eterno senza pace tra le nebbie del fiume (o, secondo alcuni autori, per cento anni).
 
Nell'[[antica Grecia|antica Roma]] vigeva la tradizione di mettere una moneta sotto la lingua del cadavere prima della sepoltura. La tradizione rimase viva in Grecia fino ad epoche abbastanza recenti ed è probabilmente di origine antica. Qualche autore sostiene che il prezzo era di due monete, sistemate sopra gli occhi del defunto o sotto la lingua. [[File:Charon by Dore.jpg|right|thumb|Caronte, illustrazione di Gustave Doré]]