Teoria BCS: differenze tra le versioni

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==Storia==
Nel [[1935]] era stata proposta dai fratelli [[Fritz London|Fritz]] e [[Heinz London]] una prima teoria fenomenologica della [[superconduttività]], riassunta nelle [[equazioni di London]].
Nel 1948 F. London<ref>F. London, On the Problem of the Molecular Theory of Superconductivity, Phys. Rev. '''74''', 562-573 (1948)</ref> propose che le equazioni di London potessero essere una conseguenza della [[Coerenza (fisica)|coerenza]] di uno [[stato quantico]]. Nel 1950 viene sviluppata la [[teoria di Ginzburg-Landau]]<ref>V.L. Ginzburg and L.D. Landau, ''Zh. Eksp. Teor. Fiz.'' '''20''', 1064 (1950). Traduzione inglese: L. D. Landau, Collected papers (Oxford: Pergamon Press, 1965) p.&nbsp;546</ref>, basata sulla teoria di Landau delle [[transizione di fase|transizioni di fase]] del secondo ordine. Una transizione di fase è detta del secondo ordine se è senza [[calore latente]] ed ha solo con un'anomalia nel [[calore specifico]]. Da un punto di vista sperimentale era evidente che la transizione superconduttrice fosse del secondo ordine. Nello stesso anno veniva scoperto il cosiddetto effetto isotopico, cioè veniva trovato con sufficiente precisione che la temperatura critica dei vari [[isotopo|isotopi]] del [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]] diminuiva con l'inverso della radice quadrata del [[numero di massa]] dei vari isotopi<ref name=maxwell1950>E. Maxwell, Phys. Rev. '''78''', 477, (1950)</ref>,<ref name=Rey>C. A. Reynolds, B. Serin, W. H. Wright, and L. B. Nesbitt, Phys. Rev. '''78''', 487, (1950)</ref>.
Nel 1953 B. Pippard, basandosi su risultati sperimentali, propose che le equazioni di London dovessero tenere conto di nuovo parametro di scala la [[lunghezza di coerenza superconduttrice]]. Successivamente
J. Bardeen fece notare<ref>J. Bardeen, Theory of the Meissner Effect in Superconductors, Phys. Rev., '''97''' 1724–172 (1955)</ref> che se vi era un tale parametro di scala era necessario introdurre una teoria con un salto energetico. Tale salto energetico venne spiegato l'anno successivo da L. N. Cooper<ref>L. N. Cooper, [https://prola.aps.org/abstract/PR/v104/i4/p1189_1|Bound Electron Pairs in a Degenerate Fermi Gas], Phys. Rev. '''104''', 1189–1190 (1956)</ref> mediante stati legati di elettroni