Soulivong Savang: differenze tra le versioni

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Nel 2003 è stato istituito il governo reale laotiano in esilio, il cui obiettivo è il ritorno della monarchia costituzionale rifondando il [[Regno del Laos]], il cui trono sarebbe affidato a Soulivong Savang. Il governo si batte per la fine del regime comunista laotiano e dell'influenza vietnamita nel Paese, chiedendo che vengano applicati i trattati siglati durante la [[guerra civile laotiana]] e violati dai [[Vietnam del Nord|nord-vietnamiti]]. Il regno manterrebbe il [[buddhismo theravada]] come [[religione di Stato]], secondo l'antica tradizione laotiana.<ref name=prime>{{cita web|url=https://thediplomat.com/2014/07/interview-laos-prime-minister-in-exile/|titolo=Interview: Laos Prime Minister in Exile|autore=Akhilesh Pillalamarri|sito=thediplomat.com|data=24 luglio 2014|lingua=en|accesso=21 agosto 2015}}</ref>
 
In seguito si è formata l'Associazione degli inviati straordinari del governo reale laotiano in esilio, che si è diffusa a livello internazionale e costituisce la rete diplomatica di tale governo. Registrata nel [[Registro diper la trasparenza]] dell'[[Unione europea]], l'associazione promuove iniziative e organizza conferenze per diffondere le proprie attività e i propri princìpi.<ref name=prime/>
 
== Ascendenza ==