Antemio (prefetto del pretorio): differenze tra le versioni

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Il nonno di Antemio, [[Flavio Filippo]], era stato [[prefetto del pretorio]] nel [[346]]. Antemio fece carriera sotto l'imperatore Arcadio (395-408): fu nominato ''[[comes sacrarum largitionum]]'' nel [[400]] e poi ''[[magister officiorum]]'' nel [[404]]. Durante quest'ultima magistratura (pasqua 404), avvenne la deposizione di [[San Giovanni Crisostomo|Giovanni Crisostomo]], [[patriarca di Costantinopoli]], e gli avversari di Crisostomo chiesero ad Antemio di fornire le truppe per disperdere la folla che osteggiava la deposizione: il ''magister'' prima si rifiutò, poi cedette, dichiarando che sarebbero stati loro i responsabili delle conseguenze.
 
Fu eletto [[console (storia romana)|console]] per l'anno [[405]], assieme a [[Flavio Stilicone|Stilicone]]; nello stesso anno ottenne la prefettura del pretorio d'Oriente, la seconda carica dell'impero, succedendo ad [[Aureliano (console 400)|Aureliano]] dopo la morte dell'[[augusta (titolo)|augusta]] [[Elia Eudossia]]. Venne nominato ''[[patricius]]'' il [[28 aprile]] [[406]].<ref>''Codice Teodosiano'', ix.34.10.</ref>
 
Durante gli ultimi anni del regno di Arcadio, Antemio portò avanti la politica anti-[[germani]]ca del suo predecessore, tentando allo stesso tempo di garantire l'autonomia e l'integrità territoriale dell'Impero d'Oriente. Questa politica lo mise in opposizione col potente Stilicone, cui faceva capo l'Impero d'Occidente e che aveva come scopo la subordinazione dell'Impero d'Oriente a quello d'Occidente e il passaggio della prefettura dell'[[Illyricum]] all'Occidente. Sul piano della politica estera, Antemio dovette affrontare le minacce portate dalla presenza dei [[Visigoti]] di [[Alarico I]] in Illyricum e dal continuo stato di insurrezione delle popolazioni dell'[[Isauria]], che portavano nocumento alle province dell'[[Asia Minore]]. Sono inoltre da far ricondurre ad Antemio le numerose leggi contro Giudaesimo, eresia e Paganesimo promulgate in questo periodo.