Diffrazione di Fraunhofer: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
correzzioni della precedente modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 10:
:<math>I\propto Imax \frac{\sin^2 \beta}{\beta^2},\qquad \beta=\frac{\pi a}{\lambda}\sin \theta</math>
 
dove λ è la lunghezza d'onda della radiazione incidente. La funzione I(θ) ha una serie di massimi di altezza rapidamente decrescente. I massimi successivi sono separati da minimi, che corrispondono agli angoli per i quali <math>\sin \theta=\frac{n\lambda}{a}</math>, dove ''n'' è un numero intero. In questi punti l'intensità si annulla. Dati n=1 e n=-1 definiamo <math>\Delta\sin\theta=2\lambda/a</math> come la larghezza del massimo d'intensità. Notiamo subito che se <math>a</math> è molto maggiore della lunghezza d'onda, otteniamo un massimo principale stretto, e questo ci riporta al caso della semplice interferenza (a dimostrazione del fatto che la diffrazione è un caso speciale di interferenza fra onde). Viceversa, per valori di a nell'ordine della lunghezza d'onda, ad esempio <math>a=\lambda</math> otteniamo un massimo che si annulla in <math>\Delta \sin\theta=2</math>, ovvero in <math>\theta=\pi/2</math>: il fenomeno della diffrazione è ora decisamente evidente. Risulta evidente sottolineare quindi che la diffrazione si verifica sempre, ma la sua rilevanza dipende dal valore di a.
 
== Reticolo di diffrazione ==