Cinema Nuovo: differenze tra le versioni

|formato = [[magazine (giornale)|magazine]]

|direttore = [[Guido Aristarco]] +

'''''Cinema Nuovo''''' è il nome di una [[periodico|rivista]] cinematografica[[cinema]]tografica italiana[[italia]]na fondata da [[Guido Aristarco]] nel [[1952]].

La rivista, diDi area dichiaratamente marxista, concentraconcentrò il dibattito critico attorno alla questione del "realismo", che si identifica nella corrente cinematografica del [[neorealismo]] italiano: Aristarco e i suoi collaboratori siintesero interroganointerrogarsi sul modo di superare i limiti del neorealismo sul modello dei canoni del "realismo critico" indicati in [[letteratura|campo letterario]] da [[György Lukàcs]] in campo letterario.

Sono indicative le divergenze all’internoche delsorsero dibattito delnel [[1955]] sula proposito del film ''[[Senso]]'' di [[Luchino Visconti]]: per Aristarco si trattatrattava di un modello esemplare di realismo cinematografico che mettemetteva in atto il passaggio "dalla cronaca alla storia", cioè dal neorealismo al realismo, mentre [[Cesare Zavattini]] e [[Luigi Chiarini]], pur lodando le qualità artistiche del film di Visconti, ne neganonegavano la valenza realistica.

''Cinema Nuovo'' ospitaospitò gli interventi di numerosi esponenti culturali di primo piano degli anni Cinquanta: tra i collaboratori occasionali vi sono [[Rudolf_Arnheim|Arnheim]], [[André_Bazin|Bazin]], [[Georges_Sadoul|Sadoul]], [[Theodor_Adorno|Adorno]], [[Siegfried_Kracauer|Kracauer]], [[Jacques_Doniol-Valcroze|Doniol-Valcroze]], [[Boris_Pasternak|Pasternak]] e [[Jean-Paul_Sartre|Sartre]], e tra gli italiani [[Luigi Chiarini]], [[Carlo Bo]], [[Alberto Moravia]], [[Italo Calvino]], [[Salvatore Quasimodo]], [[Franco Fortini]].

Nel [[1953]] la rivista pubblicapubblicò un soggetto cinematografico di [[Guido Aristarco]] e [[Renzo Renzi]] intitolato ''L’armataL'armata s’agapòs'agapò'' ed incentrato sulle vicende di alcuni soldati durante l’occupazionel'occupazione italiana in Grecia. I due sceneggiatori sonovennero denunciati per vilipendio delle forze armate, quindi arrestati e rinchiusi per alcuni giorni nel carcere militare di [[Peschiera_del_Garda|Peschiera del Garda]].