Stato di diritto: differenze tra le versioni

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Lo '''Stato di diritto''' ([[locuzione]] derivata dall'originaria espressione della [[lingua tedesca]] '''''Rechtsstaat''''', coniata dalla dottrina giuridica tedesca nel [[XIX secolo]])<ref>{{cita libro| titolo= Lo stato di diritto: storia, teoria, critica|curatore = Pietro Costa, Danilo Zolo | editore = Feltrinelli| città = Milano|anno = 2002|}}</ref> è quella [[forma di Stato]] che assicura la salvaguardia e il rispetto dei [[Diritti umani|diritti]] e delle [[libertà]] dell'essere umano; insieme alla garanzia dello [[Statostato sociale]], concorre alla definizione dei diritti che gli Stati membri delle [[Nazioni Unite]] si sono impegnati a garantire ai loro cittadini con [[Dichiarazione_universale_dei_diritti_umani#I_due_Covenants_del_1966|i due ''Covenants'' del 1966]].
 
Il concetto dello Stato di diritto presuppone che l'agire dello Stato sia sempre vincolato e conforme alle [[legge|leggi]] vigenti: dunque lo Stato sottopone se stesso al rispetto delle norme di diritto, e questo avviene tramite una [[Costituzione]] scritta.