Omicidio di Yara Gambirasio: differenze tra le versioni

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L{{'}}'''omicidio di Yara Gambirasio''' è un caso di [[cronaca nera]] che ha visto vittima Yara Gambirasio di 13 anni, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata assassinata il 26 febbraio 2011<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/16/yara-gambirasio-un-mistero-lungo-quattro-anni-ecco-le-tappe-della-vicenda/1029832/|titolo = Il fatto quotidiano|accesso = 19 novembre 2022|data = 16 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190330131839/http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/16/yara-gambirasio-un-mistero-lungo-quattro-anni-ecco-le-tappe-della-vicenda/1029832/ |dataarchivio=30 marzo 2019|urlmorto=no}}</ref>.
==BOSSETTI INNOCENTE==
 
Il caso ha assunto una grande rilevanza [[Mezzo di comunicazione di massa|mediatica]], oltre che per la giovane età della vittima, anche per l'efferatezza del crimine e per diversi avvenimenti verificatisi nel corso delle indagini, come l'arresto e il successivo proscioglimento di un primo sospettato, le circostanze del ritrovamento del corpo e soprattutto l'estesa indagine condotta sulla popolazione locale effettuando il test del [[DNA]] a 25.700 persone,<ref>{{cita news|url=https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/yara_gambirasio_cadavere_corpo_storia_caso_serie_netflix-6352134.html|titolo=Yara Gambirasio, il comandante del Ris: «Quei 25.000 esami di dna per scovare il killer»|pubblicazione=[[Il Mattino]]|data=29 novembre 2021}}</ref> che ha consentito di individuare l'assassino.
 
Il relativo procedimento giudiziario si è concluso il 12 ottobre 2018 con la condanna definitiva all'[[ergastolo]] di Massimo Giuseppe Bossetti, muratore di [[Mapello]], il cui movente sarebbe stato un'[[Violenza sessuale|aggressione sessuale]]<ref>{{cita news|url=https://www.ilpost.it/stefanonazzi/2019/10/23/la-prova-del-dna-nellomicidio-di-yara-gambirasio/|titolo=La prova del DNA nell’omicidio di Yara Gambirasio|pubblicazione=[[il Post]]|data=23 ottobre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/01/yara-gambirasio-massimo-bossetti-condannato-allergastolo/2876118/|titolo=Yara Gambirasio, Massimo Bossetti condannato all'ergastolo. "È stata una mazzata, avevo fiducia nella giustizia"|sito=il Fatto Quotidiano|data=1º luglio 2016|accesso=11 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190418112655/https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/01/yara-gambirasio-massimo-bossetti-condannato-allergastolo/2876118/|dataarchivio=18 aprile 2019|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/delitto-yara-gambirasio-la-cassazione-conferma-l-ergastolo-per-massimo-bossetti-la-difesa-non-ci-fermiamo-_3168714-201802a.shtml|titolo=Delitto Yara Gambirasio, la Cassazione conferma lʼergastolo per Massimo Bossetti|sito=TGCOM24|data=12 ottobre 2018|accesso=17 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181015032427/http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/delitto-yara-gambirasio-la-cassazione-conferma-l-ergastolo-per-massimo-bossetti-la-difesa-non-ci-fermiamo-_3168714-201802a.shtml|dataarchivio=15 ottobre 2018|urlmorto=no}}</ref>.
 
==I fatti==
===La scomparsa===
Venerdì 26 novembre 2010 Yara Gambirasio, nata il 21 maggio 1997, residente a [[Brembate di Sopra]], attorno alle ore 17:30 si reca presso il centro sportivo del suo paese, dove è solita allenarsi in [[ginnastica ritmica]]. Lì rimane, secondo varie testimonianze, almeno fino alle ore 18:40 circa, dopodiché se ne perdono le tracce. Le telecamere di sorveglianza del centro sportivo sono tutte fuori uso e non risultano utili nel ricostruire i movimenti della ragazza. Alle 18:44 il suo telefono cellulare aggancia la cella di Ponte San Pietro in via Adamello, alle 18:49 la cella di [[Mapello]], a tre chilometri da Brembate di Sopra, e alle 18:55 la cella di Brembate di Sopra in via Ruggeri<ref group="nota">Così, p. 12 della [[Sentenza (ordinamento italiano)|sentenza]] della [[Corte d%27assise d%27appello|Corte d'Assise d'Appello]].</ref>. In seguito il segnale scompare.