Pernigotti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di Valentina Guarneri (discussione), riportata alla versione precedente di Mtarch11
Etichetta: Rollback
m ol
Riga 4:
|forma societaria = Società per azioni
|borse =
|data fondazione = 1º giugno [[1868]]
|data chiusura =
|forza cat anno = 1868
Riga 21:
* ingredienti composti per gelateria
|fatturato = [[€]] 30.377.699<ref name="topaziende.quotidiano.net">[https://topaziende.quotidiano.net/lombardia/milano/fatturato-pernigotti-s-p-a/ cifre]</ref>
|anno fatturato = [[2020]]
|utile netto = [[€]] 2.939.647<ref name="topaziende.quotidiano.net" />
|anno utile netto = [[2020]]
|dipendenti = 103
|anno dipendenti = [[2020]]
|note =
|slogan = Pernigotti e il gianduia, una lunga storia d'amore.
}}
 
La '''Pernigotti''' è un'azienda italiana specializzata nella produzione di [[gianduiotto|gianduiotti]], [[torrone|torroni]], [[Uovo di Pasqua|uova di Pasqua]], creme spalmabili e preparati per [[gelato]], dal [[2022]] di proprietà della J.P. Morgan Asset Management, Inc.
 
La divisione relativa alla produzione di gelati era già stata precedentemente rilevata nel [[2019]] dalla impresa italiana [[Optima Group]].
 
==Storia==
La storia dell'azienda parte dal [[1860]], quando [[Stefano Pernigotti|Stefano Giuseppe Pernigotti]] apre nella piazza del Mercato a [[Novi Ligure]] una drogheria specializzata in "droghe e coloniali" e già rinomata fin dagli inizi per la produzione di un pregiato [[torrone]].<ref>{{Cita web|url=https://pernigotti.it/storia/ |titolo=Storia |autore= |sito=pernigotti.it |data= |lingua= |accesso=1 dicembre 2022}}</ref> Nel [[1868]], a seguito di una crescente notorietà dei prodotti del negozio, Stefano decide di fondare assieme al figlio (Francesco, 1843-1936) venticinquenne una società: il 1º giugno del 1868 nasce ufficialmente, con un capitale di seimila lire, la "Stefano Pernigotti & Figlio", azienda alimentare specializzata in produzione dolciaria.<ref name="storia">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/pernigotti_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Pernigotti|data=|accesso=18 agosto 2018}}</ref>
 
In questa fase iniziale, l'azienda produce e commercia soprattutto [[mostarda]] e torrone, dolce classico natalizio, una specialità di presunta origine araba, ma in realtà di derivazione italica: i Romani avevano già un dolce a base di frutta secca e miele chiamato "cupedia". In età moderna, il torrone si diffuse inizialmente nel [[nord Italia]] e gradualmente in tutte le zone della penisola.
 
Il primo riconoscimento ufficiale arriva il 25 aprile [[1882]] quando [[Re Umberto I]] in persona concede alla società la facoltà di innalzare lo stemma reale sull'insegna della sua fabbrica, che accompagnerà il logo dell'azienda fino al [[2004]]. In questa maniera, l'azienda diventa fornitore ufficiale della [[casa Savoia|famiglia Reale italiana]].
 
Nel [[1914]] con la [[prima guerra mondiale]] alle porte, il Governo Italiano proibisce l'impiego dello [[zucchero]] per la preparazione dei generi dolciari, fra i quali il torrone: ciò che poteva rappresentare un grave ostacolo per la produzione, si trasforma, grazie alla geniale intuizione di Francesco, in un'innovazione che arricchisce la qualità dell'azienda. L'assenza di zucchero, infatti, è sapientemente colmata da una maggiore concentrazione di [[miele]], dando vita ad un nuovo torrone dalla consistenza unica.
 
Nel [[1919]] [[Paolo Pernigotti]] sostituisce il padre Francesco alla guida dell'azienda. Ma la data che forse segna la storia dolciaria dell'azienda è il [[1927]], anno in cui avvia per la prima volta la produzione industriale del gianduiotto,<ref name="storia"/> il più nobile e rinomato cioccolatino italiano nato ufficialmente a [[Torino]] nel [[1865]] e che prende il nome da [[Gianduia]], la famosa maschera di carnevale piemontese. È questo un periodo molto fiorente per l'azienda, che a partire dal 1928 inizia una scalata cesellata da esaltanti risultati, ricca di riconoscimenti e premi, tra cui il “Diploma di Gran Premio” conseguito all'Esposizione nazionale ed internazionale di Torino.
 
Nel 1935 Paolo Pernigotti acquista la ditta Enea Sperlari, azienda cremonese specializzata nella produzione del torrone.<ref name="storia"/> Nel [[1936]] Paolo avvia una nuova produzione, quella dei preparati per gelateria, che ancora oggi è uno dei punti di forza dell'azienda.
 
Nel [[1944]] un bombardamento distrugge l'opificio che viene ricostruito e trasferito negli ex magazzini militari di viale della Rimembranza, dove ancor oggi la Pernigotti ha sede.<ref name="storia"/> A Paolo subentra, negli anni sessanta, il figlio Stefano Pernigotti, che nel [[1971]] acquisisce la [[Streglio]], specializzata nei prodotti a base di cacao.<ref name="storia"/>
 
Con gli anni ottanta sopraggiunge un periodo di crisi che porterà alla cessione della [[Sperlari]] nel [[1981]] agli americani della [[H._J._Heinz_Company|H.J.Heinz Company]].<ref>{{cita web|url=http://www.assind.cr.it/fileadmin/user_upload/20160706_La_Provincia.pdf|titolo=Sperlari festeggia i 180 anni|data=6 luglio 2016|accesso=18 agosto 2018}}</ref>
 
Nel [[1995]] Stefano Pernigotti, rimasto senza eredi dopo la scomparsa dei due figli ancora giovanissimi in un incidente stradale in [[Uruguay]] nel luglio 1980,<ref name="storia"/> decide di cedere lo storico marchio novese alla famiglia [[Gruppo Averna|Averna]], nota per i successi legati al settore delle bevande alcoliche. Nel [[2000]] cede anche la [[Streglio]] a una nipote.
 
L'11 luglio [[2013]] l'azienda viene ceduta dalla famiglia [[Gruppo Averna|Averna]] al gruppo turco appartenente alla famiglia Toksöz,<ref>[http://www.repubblica.it/economia/2013/07/11/news/pernigotti_averna_cede_il_marchio_andr_al_gruppo_turco_toksoz-62813208/ Pernigotti, Averna cede il marchio, andrà al gruppo turco Toksoz]</ref> attivo nel dolciario, nel farmaceutico e nel settore energetico.
 
Il 6 novembre [[2018]] la Toksöz, che detiene l'azienda, ha annunciato la chiusura dello stabilimento di [[Novi Ligure]], ma non la dismissione del marchio.<ref>{{Cita news|url=https://torino.repubblica.it/cronaca/2018/11/06/news/la_proprieta_turca_vuole_chiudere_la_pernigotti_a_novi_ligure_rischiano_il_posto_in_200-210956135/|titolo=La proprietà turca chiude la Pernigotti, a Novi Ligure rischiano il posto in 100|pubblicazione=Repubblica.it|data=6 novembre 2018|accesso=7 novembre 2018}}</ref>
 
Il 6 agosto [[2019]] [[Luigi Di Maio]], ministro dello sviluppo economico e del lavoro, annuncia che il [[Ministero dello sviluppo economico|MiSE]] ha raggiunto l'accordo per scongiurare l'esubero dei dipendenti. La ripartenza della produzione è prevista per ottobre. Nel 2020 il fatturato dell’azienda è stato pari a €30.377.699, con utili pari a €2.939.647.<ref name="topaziende.quotidiano.net" />
 
== Marchi e prodotti ==