Esoscheletro degli insetti: differenze tra le versioni

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Gli elementi morfologici dell'esoscheletro (forma e sviluppo degli scleriti; distribuzione, numero, aspetto e pigmentazione di processi, peli, setole, squame) sono di fondamentale importanza per la determinazione [[tassonomia|tassonomica]] su base morfologica. Gli entomologi hanno perciò dedicato una grande importanza a queste strutture, al di là della loro importanza intrinseca come elemento morfo-anatomico. Va tuttavia specificato che in molti gruppi sistematici, sostanzialmente uniformi, la determinazione tassonomica su base morfologica è possibile solo ad un esame microscopico.
 
==Muta==
{{vedi anche|Muta}}
Il processo fisiologico di maggiore importanza, associato all'esoscheletro, è senza dubbio la ''muta''. La sostanziale rigidità dell'esoscheletro impedisce infatti un accrescimento lineare continuo: un insetto in via di sviluppo non modifica le proprie dimensioni se non in occasione delle mute: la muta è il fenomeno per cui un insetto elabora una nuova cuticola abbandonando quella vecchia; fra una muta e quella successiva l'insetto aumenta di peso ma non di dimensioni, mentre in corrispondenza della muta si ha un brusco aumento delle dimensioni corporee.
 
Alla base della muta vi è il controllo da parte di un [[ormone]], detto [[ecdisone]] o ''ormone della muta'', prodotto da ghiandole ubicate nel [[protorace]] (ghiandole protoraciche ventrali). L'ecdisone stimola l'attività delle cellule dell'epidermide inducendo la muta. Il processo si svolge con successione graduale di più fasi di cui solo l'ultima si evidenzia all'esterno. Le tappe fondamentali sono le seguenti:
# distacco della vecchia cuticola;
# emissione del ''liquido esuviale'', formato da [[enzima|enzimi]] [[lisi (biologia)|litici]] che dissolvono gradualmente buona parte della vecchia cuticola;
# rielaborazione delle sostanze prodotte dalla "digestione" della vecchia cuticola che verranno trasportate e depositate, lungo i pori canali, per formare la nuova cuticola;
# lacerazione della vecchia cuticola e abbandono.
 
Durante questo processo, il liquido esuviale ha un ruolo fondamentale nel "riciclaggio" dei componenti della vecchia cuticola. In pratica viene riassorbita quasi completamente l'endocuticola, in quanto il liquido esuviale non intacca l'epicuticola e l'esocuticola. Una volta terminata la costruzione della nuova cuticola, l'insetto, aiutandosi con movimenti muscolari e con il rigonfiamento del corpo, provoca la lacerazione di ciò che resta della vecchia cuticola, in corrispondenza delle suture. Della vecchia cuticola resta uno strato relativamente sottile, detto [[exuvia]].
 
Durante la muta la nuova cuticola si mantiene molle. Successivamente si verifica l'[[ossidazione]] di sostanze [[polifenoli]]che con formazione di [[chinone|chinoni]], i quali sono responsabili della tannizzazione e, quindi, dell'indurimento degli strati esterni della nuova cuticola.
 
==Note==