Potere disciplinare: differenze tra le versioni

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In terzo luogo, il datore è tenuto a contestare per iscritto l'addebito al prestatore. La contestazione deve rispettare alcuni principi:
# '''Immediatezza''': l'addebito va contestato prima possibile, e in ogni caso entro il termine stabilito dal contratto collettivo. Per la [[Corte Suprema di Cassazione|Cassazione]], l'immediatezza è presupposto di legittimità del provvedimento.
# '''Specificità''': i fatti vanno individuati in modo preciso, per consentire una difesa puntuale.
# '''Immutabilità''': il fatto risultante dalla contestazione non può essere successivamente modificato.
 
Il datore di lavoro deve inoltre consentire l'esercizio del [[diritto di difesa]] da parte del prestatore, che deve essere sentito qualora ne faccia richiesta. In ogni caso, le sanzioni più gravi del rimprovero verbale non possono essere irrogate prima che siano trascorsi 5 giorni dalla contestazione. La legge non prevede un termine massimo entro cui il datore può procedere ad irrogare la sanzione, termine che è però previsto da alcuni contratti collettivi (ad es. quello dei metalmeccanici).
 
==Impugnazione delle sanzioni==