Funzione trascendentale: differenze tra le versioni

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Invece di cercare fuori di noi la giustificazione dei giudizi scientifici, compito inutile poiché Hume ha dimostrato che l'esperienza non potrà mai darci alcunché di universale e necessario, occorrerà cercarla all'interno del nostro stesso processo conoscitivo: così come ha fatto [[Copernico]] che ha cercato la causa apparente del [[moto|movimento]] dei cieli non nel cielo ma nella [[Terra]].
 
Che cos'è dunque il [[conoscenza|processo conoscitivo]]?</br>
</br>Non è un puro e semplice ricevere passivamente dati sensibili ma è anche e soprattutto elaborarli, sintetizzarli, ordinarli secondo "''forme a priori''" proprie di ogni soggetto pensante. Esse cioè sono forme ''a priori'' nel senso che sono presenti in noi prima di ricevere il primo dato sensibile, noi cioè abbiamo dall'inizio, prima ancora di fare la prima esperienza, questi ''contenitori'' (forme) già predisposti, pronti a ricevere i contenuti sensibili che ci vengono dall'esterno e che noi selezioniamo ed ordiniamo.
Per intendere meglio Kant parla di forme a priori o "''funzioni trascendentali''" che ,per il primo gradino della conoscenza sensoriale, l' [[Intuizione]],che svolge un'attività discriminante <ref>discrimina, cioè seleziona i dati sensibili dalla corrente continua che ci arriva dall'esterno. </ref> sono lo [[Spazio (fisica)|spazio]] e il [[tempo]]. Nell' intelletto, che svolge un'attività determinante o raggruppante, poi interverrano quelle funzioni trascendentali che sono le categorie che stabiliranno rapporti necessari e universali, come ad esempio quella di ''causa'', tra le intuizioni concrete elaborate nel gradino precedente della conoscenza intuitiva.
 
Per intenderecapire meglio, Kant parla di forme a priori o "''funzioni trascendentali''" che , per il primo gradino della conoscenza sensoriale, l' [[Intuizione]], che svolge un'attività discriminante <ref>discriminaDiscrimina, cioè seleziona i dati sensibili dalla corrente continua che ci arriva dall'esterno. </ref>, sono lo [[Spazio (fisica)|spazio]] e il [[tempo]]. Nell' intelletto, che svolge un'attività determinante o raggruppante, poi interverrano quelle funzioni trascendentali che sono le categorie che stabiliranno rapporti necessari e universali, come ad esempio quella di ''causa'', tra le intuizioni concrete elaborate nel gradino precedente della conoscenza intuitiva.
La nostra [[ragione]] cioè, funziona (funzioni) in modo da ''inquadrare'' il primissimo dato sensibile che riceve, e poi tutti i successivi, nello [[Spazio (fisica)|spazio]] e nel [[tempo]]. Questo può farlo poiché ad essa appartiene un modo di funzionare (funzione) tale che è presente da sempre ([[trascendenza|trascendente]]), prima ancora di fare [[esperienza]], ma che si attiva e diventa reale solo nel momento in cui riceve i dati sensibili ([[immanenza|immanente]]).
 
La nostra [[ragione]] cioè, funziona (funzioni) in modo da ''inquadrare'' il primissimo dato sensibile che riceve, e poi tutti i successivi, nello [[Spazio (fisica)|spazio]] e nel [[tempo]]. Questo può farlo poiché ad essa appartiene un modo di funzionare (funzione) tale che è presente da sempre ([[trascendenza|trascendente]]), prima ancora di fare [[esperienza]], ma che si attiva e diventa reale solo nel momento in cui riceve i dati sensibili ([[immanenza|immanente]]).
 
Trascendentale cioè vuole significare, volgarizzando il pensiero kantiano, una sintesi di trascendente e immanente.
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==Note==
 
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