Fatto sociale: differenze tra le versioni

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{{a|da ampliareS|sociologia|novembre 2007}}
Nella teoria di [[Emile Durkheim]] i '''fatti sociali''' costituiscono l'oggetto della ricerca [[sociologia|sociologica]]. E' considerato ''fatto sociale'' {{quote|qualsiasi maniera di fare, fissata o meno, suscettibile di esercitare sull’individuo una costrizione esteriore; o anche (un modo di fare) che è generale nell’estensione di una data società pur possedendo una esistenza propria, indipendente dalle sue manifestazioni individuali.|Le Regole del Metodo Sociologico, 1895}}
 
Ad esempio nel più importante studio del sociologo francese, sul [[suicidio]], costituisce un ''fatto sociale'' l'influenza della religione sulle probabilità di suicidio: esaminando le statistiche sui casi nelle forze dell'ordine in diversi distretti Durkheim affermò che le comunità cattoliche hanno un tasso di suicidi minore di quelle protestanti.
 
Il nipote di Durkheim [[Marcel Mauss]], importante sociologo ed antropologo, etichettò ''[[fatto sociale totale|fatti sociali totali]]'' i fatti sociali che influenzano ogni aspetto della società, come la cerimonia [[Kula]] dei Trobriandesi.
 
[[Categoria:Sociologia]]
[[de:Sozialer Tatbestand]]
[[en:Social fact]]