Lucio Minucio Basilo: differenze tra le versioni

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'''Lucio Minucio Basilo''' (morto nel [[43 a.C.]]) fu un comandante militare ed uomo politico [[antica Roma|Romano]] della tarda [[Repubblica Romana|età repubblicana]].<br>
Dapprima vicino a [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] durante la [[conquista della Gallia|campagnia di Gallia]], parteciperà poi alla cospirazione che porterà al suo assassinio.<ref>[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Guerra civile''. [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/2*.html ii, 113]{{en}} da [[LacusCurtius]]</ref>
 
==Campagna di Gallia e guerre civili==
 
È menzionato nella guerra contro [[Ambiorige]] nel [[54 a.C.]], e nuovamente nel [[52 a.C.]], a conclusione della campagna di Gallia, quando si fermerà a svernare presso i [[Remi]], al comando di due [[legione romana|legioni]]<ref>[[Gaio Giulio Cesare|Caes.]], ''[[De Bello Gallico|Bellum Gallicum]]'' vi. 29, 30, vii. 92.</ref>
Continuò la sua permanenza in [[Gallia]] fino allo scoppio della [[guerra civile tra Cesare e Pompeo]] nel [[49 a.C.]], in cui guidò parte della flotta di Cesare. <ref>Flor. iv. 2. § 32 ; [[Lucano]], ''[[Pharsalia]]'' [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Luc.+4.402 iv. 416].{{en}}{{la}}</ref>
{{vedi anche|Conquista della Gallia|Guerra civile tra Cesare e Pompeo}}
 
==La congiura contro Cesare==
Nelle note all'opera ''Select Letters'' di Cicerone,<ref name = SelectLetters>{{en}}Cicero, Marcus Tullius, W.W. How, and A.C. Clark. ''[http://books.google.com/books?id=G4sdAAAAIAAJ Select letters]''. Oxford: Oxford University Press, 1925. [http://worldcat.org/oclc/64175020 (WorldCat)].</ref> Basilo è così descritto:
 
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Nell'assassinio infierì con particolare violenza tanto da ferire Rubrio, uno degli altri congiurati.<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Cic.+Fam.+6.15 Nota su ''Perseus Digital Library'']</ref> Dopo le [[Idi di marzo]] fu proprio Basilo il destinatario della prima, concitata lettera, che [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] scrisse per congratularsi dopo aver avuto notizia dell'assassinio di Cesare:
{{quote|Tibi gratulor, mihi gaudeo; te amo, tua tueor; a te amari et, quid agas quidque agatur, certior fieri volo.|[[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], ''Ad Familiares'', [http://www.thelatinlibrary.com/cicero/fam6.shtml#15 vi, 15]}}
La data della missiva non è conosciuta ma viene solitamente ritenuta coincidentevicinissima o immediatamente successivacoincidente alla congiura.<ref name = Abbot>Frank Frost Abbott, [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0076&query=head%3D%23143 Commentary on Selected Letters of Cicero].</ref> L'espressione « quid agas quidque agatur » la indicherebbe<ref name = Abbot/> come scritta prima che Cicerone si recasse al [[Campidoglio]], dove i cospiratori avevano trovato rifugio dopo l'assassinio, asserragliati nel [[Tempio di Giove Ottimo Massimo|tempio capitolino]] e protetti dai [[gladiatori]] di [[Marco Giunio Bruto|Bruto]].<ref>[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Guerra civile''. [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/2*.html ii, 120 - ii, 122].</ref> Nulla si sa dei rapporti che intercorrevano tra i due.
 
L'anno successivo fu assassinato da un suo schiavo, quale vendetta di una barbara mutilazione punitiva inflitta ad uno di loro.<ref>[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Guerra civile'', [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/3*.html iii, 98]; .</ref><ref>[[Paolo Orosio |Orosio]]. ''Historiarum adversum paganos''. [http://www.thelatinlibrary.com/orosius/orosius6.shtml#18 vi, 18]. {{en}} da [[LacusCurtius]].</ref>
 
==Omonimie==
[[William Smith (lessicografo)|William Smith]], nel suo ''[[Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology]]'', afferma trattarsi di quel Marco Satrio che, figliodopo dil'adozione, unaprese sorellail nome dallo zio dimaterno Lucio Minucio Basilo, che''patrono presedel il[[Piceno]] nomee dellodella zio dopo esserne stato[[Sabina]], adottato.<ref>[[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]]. ''de Officiis''. [http://www.constitution.org/rom/de_officiis.htm#book3 iii, 818 (73-74)].</ref>
 
La fonte precedentemente citata<ref name = SelectLetters/> afferma al contrario che:
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Dovrebbe comunque trattarsi<ref name = WSmith>William Smith, voce [http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/0479.html Basilus] dal ''Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology''.</ref> di persona diversa dall'omonimo personaggio attaccato da Cicerone, nella seconda ''Filippica'' (c. 41), quale amico di [[Marco Antonio|Antonio]].
 
È stato fatto il suo nome per l'identificazione di una delle figure rappresentate nei [[Bronzi dorati da Cartoceto di Pergola]].<ref>Si veda [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bronzi_dorati_da_Cartoceto_di_Pergola&oldid=13817882 questa versione] della [[Bronzi dorati da Cartoceto di Pergola|relativa voce]] su it.wikipedia.</ref>
 
==Voci correlate==