La destinazione: differenze tra le versioni

La veridicità degli ambienti e delle situazioni, la luce naturale, la scelta di molti attori non professionisti e la recitazione di diverse parti in sardo barbaricino ne fanno un film di stampo neorealista. Il risultato finale purtroppo è inficiato da alcuni passaggi fortemente caricaturali che contribuiscono a dare un'immagine superficiale della Sardegna e della cultura sarda, si prendano ad esempio l'uso del treno a vapore, il trasporto a mano della bara vuota e le donne che portano i cesti sul capo. Fortemente legata alla [[Sardegna]], la regia trasmette volutamente un senso di atemporalità proprio di quei luoghi: la terra origine della sussistenza, le tradizioni religiose, la comunità chiusa in sé stessa; realtà quasi del tutto scomparse nella Sardegna d'oggi.Ma non dire cazzate la comunità chiusa in se stessa è peresente anche a Nuoro e quindi anche in tutto il circondario