Vicario: differenze tra le versioni

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È detto '''vicario''' l'[[organo (diritto)|organo]] incaricato in via preventiva e generale di esercitare, quale ''supplente'', le [[competenza (diritto)|competenze]] spettanti ad un altro, a seguito dell'impossibilità di quest'ultimo di funzionare, per assenza o impedimento del suo titolare<ref> Il rapporto di supplenza può intercorrere solointercorre tra [[organo monocratico|organi monocratici]] poiché, con riferimento agli [[organo collegiale|organi collegiali]], non si pone il problema di sostituire l'intero organo ma, semmai, i singoli membri dello stesso</ref>. Di solito, oltre ad esercitare le competenze di un altro organo in qualità di supplente, il vicario ha anche competenze proprie; spesso è subordinato all'organo che sostituisce o lo coadiuva nell'esercizio delle sue funzioni.
 
L'organo vicario è frequentemente designato anteponendo il prefisso ''vice'' alla denominazione di quello che sostituisce (ad esempio: viceprefetto; ortograficamente è corretta anche la grafia staccata, come in vice prefetto). A volte, tuttavia, il prefisso ha un significato diverso (o ulteriore), equivalente a quello del prefisso ''sotto'', designando il funzionario o il grado che nella gerarchia è immediatamente inferiore a quello alla cui denominazione è anteposto.