Gualdrada Berti: differenze tra le versioni

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È proprio nell'episodio di Guido, incontrato da Dante nel suo viaggio immaginario all'[[Inferno (Dante)|Inferno]] che [[Jacopo Rusticucci]], suo compagno di pena, lo presenta dicendo che fu un uomo valoroso e importante e che ''"nepote fu della buona Gualdrada''" ([[Inferno - Canto sedicesimo|Inf. XVI]], 37).
 
Essa viene citata anche dal [[Villani]] nella ''[[Nova Cronica]]'' (V, 3738) quale esempio di virtù domestica e di pudici costumi: con la venuta dell'imperatore [[Ottone IV]] a Firenze essa si rifiutò di baciarlo dichiarando fedeltà al proprio marito.
 
Nell'appartamento di [[Eleonora di Toledo]] in [[Palazzo Vecchio]] fu oggetto degli affreschi di una sala detta della appunto della ''Gualdrada'', come simbolo virtuoso di rigore morale.