Villa Forni Cerato: differenze tra le versioni

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{{s|architettura|Vicenza}}
[[Image:VillaForniCerato 2007 07 16 01.jpg|thumb|Villa Forni Cerato]]
 
'''Villa Forni Cerato''' è una [[villa veneta]] realizzata da [[Andrea Palladio]]situata a [[Montecchio Precalcino]], in [[provincia di Vicenza]], nella [[1565]]cui circa.costruzione Casoè singolare,attribuita qui Palladio intervenne su unaall'architetto [[villaAndrea Palladio]] già esistente di proprietà di Girolamo Forni, un mercante di legnaminel [[borghesia|altoborghese1565]], pittore e collezionista di oggetti antichicirca.
 
Villa Forni Cerato, come già [[casa Cogollo]], rappresenta un caso esemplare di intervento palladiano su un edificio preesistente, trasformato pur con mezzi modesti in un significativo episodio monumentale. Come l’abitazione del notaio Cogollo, anche questa villa è l’unica progettata da Palladio per un proprietario certo ricco, ma non nobile: Girolamo Forni, agiato mercante di legnami (fornitore di numerosi cantieri palladiani, a cominciare da quello di [[palazzo Chiericati]]), amico di artisti come il Vittoria e pittore egli stesso, [[antiquariato|collezionista di antichità]] e membro dell'[[Accademia Olimpica]] di Vicenza. È possibile che l’asciutto minimalismo di questo calibrato edificio sia in armonia con lo [[classe sociale|''status'' sociale]] [[borghesia|borghese]] del proprietario. Proprio l’astratto linguaggio di villa Forni ha ingenerato dubbi sull’effettiva paternità palladiana, così come la [[planimetria]] estremamente semplice, priva delle consuete relazioni fra le dimensioni delle stanze, o la presenza di qualche disarmonia proporzionale fra le parti dell’edificio. In realtà la villa è l’esito della [[ristrutturazione]] della “casa vecchia” preesistente, e caso mai il punto di vista va rovesciato, cogliendo l’intelligenza palladiana nel trasformare vincoli condizionanti in opportunità espressive. Ne fa testo il chiaro disegno della [[serliana]], con le [[colonna|colonne]] ricondotte a nitidi [[pilastro|pilastri]] stereometrici in funzione della limitata larghezza della [[loggia]] (probabilmente dimensionata sul [[salone]] preesistente) o il [[fregio]] ridotto a una semplice fascia sotto il [[cornicione]]. Il [[prospetto]] della loggia, del resto, è concettualmente identico a quello di casa Cogollo, collegando una volta di più questi due edifici singolari.
Costruito in uno stile minimalista, con una pianta molto semplice e senza l'applicazione delle proporzioni matematiche utilizzate in altre [[ville palladiane]], sull'autenticità della paternità palladiana sono stati espressi alcuni dubbi<ref>Cfr. la scheda del Cisa</ref>. In realtà, l'effetto è determinato appunto dall'intervento del maestro veneto su un edificio già esistente, sulla pianta del quale era difficile applicare le proporzioni matematiche.
 
Lungo la facciata si trovano le tipiche finestre palladiane proporzionali alla [[loggia]], mentre il fregio sotto il cornicione è molto piccolo.
 
==Note==
<references/>
 
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==Collegamenti esterni==
{{CISA|40}} (fonte per parte della voce)
*[http://www.cisapalladio.org/veneto/scheda.php?sezione=4&architettura=40&lingua=i La scheda del Cisa]
 
{{portale|architettura}}