Grano (moneta): differenze tra le versioni

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Sotto Carlo III non fu coniato il tarì da 20 grana, ma solo il carlino da 10 grana: era d'argento a 900/... e pesava 2 grammi. Anche la moneta da 5 grana era d'argento ed aveva lo stesso titolo e pesava 1 grammo. Furono coniate monete di rame: la "[[pubblica]]" da 3 tornesi o 1-½ grano, il grano e le frazioni minori.<ref name= Montenegro/>
 
Nel 1759 [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] subentrò al padre che era diventato re di Spagna. Il sistema monetario rimase quello precedente e fu coniato nuovamente il tarì. Le monete d'argento aumentarono leggermente di peso. Il [[carlino (moneta)|carlino]] da 10 grana passò da 2 g a 2,22. Il titolo cambiò in 833/... ma il peso totale del fino salisalì da 1,8 g a 1,85.<ref name= Montenegro/>
 
Questa prima monetazione di Ferdinando rimase in vigore fino al 1799. Ne 1799 ci fu la [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]] che emise poche monete tra cui una denominata da 4 tornesi, cioè da 2 grana.<ref name= Montenegro/>
 
Ferdinando fu restaurato sul suo trono grazie al cardinale [[Fabrizio Ruffo|Ruffo]]. Le monetazione riprese secondo lo schema precedente, anche se l'instabilità politica internazionale limitò notevolmente la monetazione d'argento ed escluse quella aurea.<ref name= Montenegro/>
 
Nel marzo 1806 il trono fu preso dal fratello di [[Napoleone I|Napoleone]], [[Giuseppe Bonaparte]], che mantenne il sistema tradizionale del regno.<ref name= Montenegro/>