Bomba di profondità: differenze tra le versioni

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Le BTG venivano lasciate cadere da apposite tramogge situate a poppa della nave (solitamente un [[cacciatorpediniere]] o una [[torpediniera]]) o lanciate da appositi congegni [[lanciabombe]] ad aria compressa o pirotecnici. Le BTG affondavano rapidamente per il loro peso ed esplodevano alla profondità prefissata o dopo il tempo stabilito sulla spoletta. <br>
Nella [[Regia Marina]] i modelli più utilizzati furono le Moncenisio 100/1927 da 100 kg e le Moncenisio 50/1917 e 50/1930 da 50 kg entrambe scaricabili da tramogge, ma furono usate anche BTG di fabbricazione tedesca da 125 kg (tipo W.B.D.) e da 60 kg (tipo W.B.F.) che però necessitavano di un apposito lanciabombe pirotecnico fabbricato dalla [[Krupp]]. <br>
Pur essendo ordigni micidiali per i sommergibili (essendo infatti l'acqua incomprimibile le esplosioni subacquee si ripercuotevano sugli oggetti immersi anche a notevole distanza dall'esplosione), la reale efficacia delle BTG era molto limitata dal fatto che il lancio avveniva prevalentemente alla cieca o solo parzialmente guidato dagli [[sonar|ecogoniometri]] di quelle poche unità della [[Regia Marina]] che ne erano fornite. Quindi il successo o l'insuccesso dell'attacco era più che altro legato alla fortuna e all'abilità dei due comandanti impegnati nello scontro, ma spesso il lancio aveva anche lo scopo di impedire al sommergibile di iniziare o continuare il proprio attacco e costringerlo invece alla difesa e alla fuga.
 
== Bibliografia ==