Huìyuan: differenze tra le versioni

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Fu un [[monaco buddhista]] cinese e traduttore di testi dal sanscrito al cinese. Discepolo di [[Dao'an]] (312-385), fu il fondatore del monastero di [[Donglin]] sul [[Monte Lu]].
 
'''Huiyuan''' nacque nel 334 da una famiglia di letterati [[confuciani]] di [[Yanmen]] (provincia dello [[Shanxi]]) di nome ''Jia''. Allo scopo di approfondire i classici [[daoisti]] del ''[[Laozi]]'', dello ''[[Zhuangzi]]'' e del ''[[Liezi]]'', Huiyuan si trasferì, nel 347, a [[Xiangyang]] (oggi [[Xiangfan]], provincia di [[Hubei]]), dove incontrò [[Dao'an]] che lo introdusse alla letteratura [[buddhista]] (in particolar modo ai ''[[Prajnaparamitasutra]]'') conferendogli a ventun'anni l'ordinazione monastica. Quando nel 379 l'imperatore [[Fu Jian]] della dinastia [[Qin Anteriori]] (di etnia ''Di'') occupò [[Xiangyang]], allievo e discepolo si separarono: [[Dao'an]] si trasferì verso Nord a [[Chang'an]] (provincia dello [[Shaanxi]]), mentre Huiyuan si spostò verso Sud, salendo sul [[Monte Lu]] (provincia dello [[Jianxi]]). Alle pendici del [[Monte Lu]] Huiyuan, grazie all'interessamento di Huiyong un suo condiscepolo di [[Xiangyang]], eresse il monastero di [[Donglin]] da cui non uscì più fino al giorno della sua morte, nel 416. Sul [[Monte Lu]], Huiyuan studiò l'''[[Abhidharma]]'' [[sarvastivada]] con [[Sanghadeva]] (monaco [[sarvastivada]] originario di Khuba, oggi [[Kabul]] in [[Afghanistan]]) interessandosi egli stesso ad alcune traduzioni. Ebbe una stretta corrispondenda con [[Kumarajiva]] che operava a [[Chang'an]] e ospitò a [[Donglin]] il monaco [[kushan]] [[Buddhabhadra]]. Nel 404 replicando alla politica discriminatoria dell'usurpatore dei [[Jin Orientali]], Huan Xuan, Huiyuan redasse lo ''Shamen bujing wangzhe'' (沙門不敬王者, Il monaco non deve rendere omaggio al sovrano) in cui sottolineò che i religiosi non potevano essere sottomessi all'autorità temporale in quanto avevano abbandonato il mondo. Il trattato ebbe successo e fu per secoli citato nelle polemiche religiose tra i monaci buddhisti e le autorità laiche. La figura di Huayan godette di una universale popolarità presso tutti i ceti cinesi i quali lo venerarono per generazioni come un grande saggio. D'altronde Huiyuan, a differenza di [[Dao'an]], non redasse commentari per i monaci piuttosto per i laici, utilizzando sempre concetti derivati dal [[Daoismo]] e dal [[Confucianesimo]], metodo che se da una parte gli consentì di contribuire a diffondere il [[Buddhismo]] in [[Cina]], d'altra causò alcune confusioni sui temi propriamente buddhisti che mal si prestavano ad essere presentanti con concetti di diversa estrazione culturale. L'11 settembre 402, insieme ad altri 123 discepoli, laici e monaci, celebrò sul [[Monte Lu]] un rito di fronte al [[Buddha Amitabha]] (cin. ''Amituofo'') per compiere un voto collettivo teso alla rinascita a [[Sukhavati]] (cin. ''Jintu'', [[Terra Pura]]). Tale rito fu ripreso dalla ''Societa del Loto Bianco'' nata all'inizio del XII secolo che, unitamente a tutte le scuole, cinesi e giapponesi, della [[Terra Pura]], a Huiyuan si richiamava. Tra le altre opere gli sono attribuite: il ''Tanfu lun'' (袒服論), il ''Mingbao lun'' (明報論) e il ''Nianfo sanmei shijixu'' (念佛三昧詩集序).
 
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