Navigazione costiera: differenze tra le versioni

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I metodi utilizzati per determinare il [[punto nave]] , prima che entrassero in uso gli strumenti elettronici, erano i c.d. metodi a misurazione ottica dei valori "altazimutali" dei punti cospicui della costa da "rilevare".
Tra i più usati metodi citiamo: i cerchi capaci, la misura angolare di punti cospicui della costa di altezza nota, la "serie di Troub", il "45° e traverso", la "regola del 60", la "serie di rilevamenti", il "triangolo di Snellius e potenot", il "metodo di Legendre e Carnot" e metodologie ottiche con uso dei Mils/Rad.
 
Per effettuare "rilevamenti" di tipo [[azimut]]ale oltre che alla tradizionale bussola magnetica e bussola giroscopica, si usavano [[grafometri]], [[pelori]] e circoli azimutali.
Per la determinazione delle distanze, venivano invece utilizzati prevalentemente: [[sestanti]], [[stadimetri]], [[Binocolo|binocoli]] e [[Telemetro|telemetri]] a principio ottico o a principio geometrico, tra cui quello più rudimentale rappresentatocomposto da una canna di puntamento a diametro costante, senza lenti, e con divisore goniometrico azimutale ad intervalli angolari fissi. Quest'ultimo era sostenuto da una sospensione cardanica posta ai lati della "conning station", ovvero il [[ponte di comando (nautica)|ponte di comando]] o "stazione di governo",
 
In riferimento alla disciplina giuridica e normativa vigente oggi in Italia, per '''navigazione costiera''' viene intesa quella effettuata entro le 20 [[Miglio nautico|miglia nautiche]] di distanza dalla costa.