Nube molecolare gigante: differenze tra le versioni

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Le porzioni più dense dei filamenti e degli agglomerati di gas prendono il nome di ''nuclei molecolari'', i più densi dei quali sono detti ''nuclei molecolari densi''; la loro densità si aggira sulle 10<sup>4</sup>&ndash;10<sup>6</sup> particelle per cm<sup>3</sup> ed occasionalmente si osservano tracce di [[monossido di carbonio]] ed [[ammoniaca]] (quest'ultima principalmente nei nuclei densi). La [[concentrazione]] delle [[polvere interstellare|polveri]] è normalmente sufficiente a bloccare la [[luce]] proveniente dalle [[stella|stelle]] retrostanti, il che le fa apparire come delle [[nebulosa oscura|nebulose oscure]]. <ref name="francesco2006">{{cita pubblicazione | autore = J. Di Francesco|coautori= ''et al'' | titolo = An Observational Perspective of Low-Mass Dense Cores I: Internal Physical and Chemical Properties|rivista= Protostars and Planets V | anno = 2006 }}</ref>
 
Le nubi molecolari giganti hanno un'ampiezza tale da coprire una frazione significante della [[costellazione]] in cui sono visibili (ad esempio, nell'immagine accanto, l'[[Anello di Barnard]] occupa gran parte della costellazione di [[Orione (costellazione)|Orione]]), al punto da assumere il proprio nome da quello della costellazione, come ad esempio il [[Complesso di Orione]], di cui fa parte il già citato Anello di [[Edward Emerson Barnard|Barnard]], o la [[Nube molecolare del Toro]]. I complessi nebulari del vicinato locale sono disposti in un anello intorno al [[Sole]], che prende il nome di [[Cintura di Gould]]. <ref>{{cita pubblicazione | autore = Grenier| titolo = The Gould Belt, star formation, and the local interstellar medium|rivista= The Young Universe | anno = 2004|url= http://uk.arxiv.org/abs/astro-ph/0409096}}</ref> Il complesso più imponente è però il [[Sagittarius B2]], che forma un anello attorno al [[centro della Via Lattea|centro galattico]] con un [[raggio (astronomia)|raggio]] di 120 parsec. La regione del [[Sagittario (costellazione)|Sagittario]] è ricca dal punto di vista delle sostanze [[chimica|chimiche]] ed è spesso utilizzato come modello dagli [[astronomo|astronomi]] alla ricerca di nuove [[molecola|molecole]] nello [[spazio interstellare]]. <ref>{{cita web|url=http://www.mpifr-bonn.mpg.de/staff/epolehampton/thesis/node23.html|titolo= Sagittarius B2 and its Line of Sight|accesso=2008-03-11}}</ref>
 
== Note ==