Arte insulare: differenze tra le versioni

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Il più antico [[manoscritto]] [[Irlanda|irlandese]] giunto fino a noi è probabilmente il [[Cathach di san Columba]] ([[VII secolo]]), un [[salterio]] mutilo, la cui decorazione è ridotta alle lettere iniziali ornate dell'inizio di ciascun [[salmo]]. Già in questo antico esemplare compaiono alcuni elementi caratteristici: la decorazione coinvolge non solo la prima lettera, ma anche alcune lettere seguenti, di minori dimensioni, e influenza la forma delle lettere stesse. Gli elementi decorativi sono mescolati tra loro senza alcuna ricerca di logica e le linee tendono a chiudersi in spirali e a modificarsi in altri modi. Oltre all'inchiostro nero se ne utilizza uno arancio, in particolare per una decorazione a puntinato. L'uso di decorare le lettere iniziali si trova anche in [[Italia]], dove queste sono disegnate sul margine sinistro del foglio, come a separarle dal resto del testo, ma è nell'ambito dell'arte insulare che viene introdotto l'uso di inserire iniziali decorate direttamente nel testo, e progressivamente di decorare porzioni sempre maggiori di esso.
 
Il [[San Gerolamo di Bobbio]], conservato nella [[Biblioteca Ambrosiana]] di [[Milano]]<ref>Il San Gerolamo di Bobbio corrisponde all'inventario MS S. 45. sup.</ref> è un [[Palinsesto (filologia)|palinsesto]] degli inizi del VII secolo che contiene un ''Commento ad Isaia'' di [[san Gerolamo]]. Vi sitrovanosi trovano iniziali con decorazione maggiormente elaborata, anche con l'uso del colore. Dello stesso ''[[centro scrittorio|scriptorium]]'' dell'[[Abbazia di San Colombano|abbazia di Bobbio]] è l'[[Orosius D 23 sup.|Orosio di Bobbio]], che ha la prima pagina con decorazione "a tappeto", sebbene molto semplice.
 
[[Immagine:BookOfDurrowBeginMarkGospel.jpg|thumb|left|150px|Pagina dell'[[evangeliario di Durrow]] con l'inizio del [[Vangelo di Marco]].]]