Numero di Betti: differenze tra le versioni
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In [[topologia algebrica]], il '''numero di Betti''' di uno [[spazio topologico]] è, in termini intuitivi, un modo di contare il massimo numero di tagli che possono essere eseguiti senza dividere uno spazio in due pezzi. Questo definisce, in effetti, quello che è chiamato il ''primo'' numero di Betti. Esiste definita una [[successione (matematica)|sequenza di numeri]] di Betti.
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Ogni numero di Betti è o un [[numero naturale]] o [[infinito]].
Il termine "numeri di Betti" fu coniato da [[Henri Poincaré]] in riferimento a [[Enrico Betti]].
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Il <math>k</math>-esimo numero di Betti <math> b_{k} (X) </math> dello spazio <math> X </math> è definito come il [[rango]] del [[gruppo abeliano]] <math> H_{k}(X) </math>, il <math>k</math>-esimo [[gruppo di omologia]] di <math>X</math>.
==Proprietà==
I numeri di Betti (razionali) <math> b_{k}(X) </math> non tengono conto della [[torsione]] dei gruppi di omologia, ma sono invarianti topologici basilari molto utili. Nei termini più intuitivi, permettono di contare il numero di ''buchi'' <!-- di una [[varietà]] (?) --> in diverse dimensioni. Per un cerchio, il primo numero di Betti è 1. Per un generico [[pretzel]] il primo numero di Betti è il doppio del numero dei buchi.
==Esempi==
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In effetti, per un ''n''-[[toro]] ci si può aspettare di veder comparire i [[coefficienti binomiali]]. Questo è il caso del teorema di Künneth.
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[[Categoria:Topologia algebrica]]
▲{{Portale|matematica}}
[[de:Bettizahl]]
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