Martín de Murúa: differenze tra le versioni
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{{F|biografie|agosto 2008|commento=Sarebbe preferibile avere un po' di bibliografia che non si limitasse all'opera del biografato}}
[[Immagine:Lago titicaca 001.png|thumb|right|
{{Bio
|Titolo =
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|Nazionalità = spagnolo
|Categorie = [[Categoria:Personalità legate agli Inca]]
|FineIncipit = è stato uno dei più famosi cronisti della [[storia]]
}}
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Non si conosce neppure la data del suo arrivo in [[Perù]], ma gli storici sono stati in grado di precisare la sua carriera religiosa all'interno del prestigioso Ordine della Merced, presso cui prese gli ordini prima di recarsi nelle Indie
Tra le cariche che occupò vi fu quella di
Risiedette per molto tempo nel [[Cuzco]] e in [[Arequipa]], ma la sua principale attività evangelizzatrice si svolse soprattutto nelle zone attorno al lago [[Titicaca]], dove la [[lingua quechua]] si alterna a quella [[lingua aymara|aymarà]].
Quivi concepì e iniziò a scrivere la sua
==Stesura
Nella stesura della sua opera Murúa si servì abbondantemente degli scritti di altri autori, alcuni dei quali non sono pervenuti a noi.
Sicuramente usò alcune opere di [[Polo de Ondegardo]] e la storia degli Inca di [[Cristóbal de Molina el cuzqueño|Molina]] andata perduta. In particolare ad esempio sui [[quipu]], le sue considerazioni sono talmente uguali a quelle di Román y Zamora (''Republicás de Indias'') o a quelle di [[Bartolomé de Las Casas|Las Casas]] (''Apologética''), da sembrare copiate. Un altro autore da cui Morúa attinse copiosamente fu Diego Fernandez el Palentino (''Segunda parte de la istoria del Perú'') i cui capitoli su alcuni regnanti del Perù sono quasi integralmente trascritti nella Historia di Morúa.
Un caso particolare assume la somiglianza strutturale
Poma si mostra comunque molto rancoroso verso il sacerdote che dipinge come aggressivo e brutale nei confronti degli indigeni. Queste accuse sembrano francamente eccessive dato
==Ritorno in patria==
Nel 1611 Morúa decise di ritornare in patria, ma non compì il classico viaggio che, partendo da [[Lima]], conduceva, via mare, i passeggeri a [[Panama]] e successivamente a [[Santo Domingo]], attraverso
Egli preferì scendere per il versante amazzonico delle Ande e recarsi a [[La Plata]]. Dopo un lungo soggiorno, si recò a [[Potosì]], poi in [[Tucumán]] e, passando per [[Cordoba]], giunse infine a [[Buenos Aires]] che abbandonò per imbarcarsi per La Spagna nel 1615.
Di queste lunghe soste nelle località sudamericane Murúa approfittò per far leggere il suo manoscritto a tutte le personalità religiose o governative incontrate, ottenendo ovunque indiscusse manifestazioni di stima e, quello che per lui più contava, una approvazione scritta per la pubblicazione
In [[Madrid]],
Tuttavia
==Storia del manoscritto==
Così come la vita del suo autore, anche la storia del manoscritto era destinata a percorrere strade tortuose e misteriose.
Rimasto in possesso
Nel XVIII secolo il Collegio venne disciolto e le sue proprietà libarie trasferite alla [[Libreria Real]] di Madrid. Il testo di Murúa venne prontamente catalogato, ma sparì dalla biblioteca.<br />
Che cosa era successo ? <br />
Durante
Quando le vicende della guerra lo avevano costretto alla fuga, tra le altre cose preziose che aveva raccolto, aveva posto anche
Il manoscritto passò quindi alla biblioteca personale di Wellington e da questa infine a quella di Stratfield Saye.
Nel 1950,
Finalmente
==Natura
Il titolo completo
<div style="text-align:center;">''Historia General del Pirú. Origen y descen''
</div>
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