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==Storia==
In origine, la regione era abitata dalla tribù [[Baltico|baltica]] dei sudovianilanziani, facenti parte del gruppo tribale del Baltico occidentale. La maggior parte del loro territorio fu strappato alla [[Confederazione Polacco-Lituana]] con la [[Spartizioni della Polonia|terza spartizione della Polonia]] del [[1795]], quando fu occupata dal [[Regno di Prussia]] fino al [[1807]]. Fino al [[1815]] appartenne al [[Ducato di Varsavia]], e poi al [[Regno del Congresso]] (nome assunto dal [[Regno di Polonia]]) fino al [[1915]]. Nel [[1918]] l'area fu suddivisa tra la Polonia e la [[Lituania]] lungo le linee etniche, nonostante il territorio fosse stato richiesto per intero dalla Repubblica della Lituania. Il governo della Lituania sostenne i diritti sulla regione basandosi sul trattato di pace del [[1920]] con la [[bolscevismo|Russia bolscevica]], che aveva limitato i confini solo fino a [[Štabinas]], lasciando non definiti i confini fino alla provincia [[Germania|tedesca]] della [[Prussia Orientale]]. Nel 1920, dopo la [[guerra russo-polacca]], il Maresciallo [[Ferdinand Foch]] propose che l'area fosse assegnata alla [[Polonia]]; la proposta fu accettata con la [[Conferenza di pace di Parigi]] del [[1919]], e dopo la [[guerra polacco-lituana]], le forze lituane si ritirarono dall'area e la Polonia ne conquistò il controllo.
 
Nel [[1939]] l'area fu occupata dalla [[Germania nazista]] e, nonostante le proteste lituane, annessa alla Prussia Orientale. Dopo la [[seconda guerra mondiale]], fu restituita alla [[Polonia]]; la [[RSS Lituana]], stato successore della Repubblica di Lituania, annessa dall'[[Unione Sovietica]] nel [[1940]], rinunciò a tutti i diritti sulla regione, decisione che fu poi accettata da tutte le autorità della Lituania indipendente ([[1991]]).