La ribelle (film 1993): differenze tra le versioni

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titoloitaliano = La ribelle <!--scrivere qui il titolo italiano del film-->
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titolooriginale = La ribelle - Storia di Enza
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nomepaese = [[Italia]]
|titoloalfabetico= Ribelle, La - Storia di Enza
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annoproduzione = [[1993]] <!--anno di produzione - con doppie parentesi quadre-->
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*[[Stefano Dionisi]] : Franchino
*[[Marco Leonardi]] : Sebastiano
*[[Lorenza Indovina]] : la sorella
*[[Laura Betti]] : madre superiora
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nomefotografo = [[Maurizio Calvesi]] <!--nome del fotografo - con doppie parentesi quadre -->
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'''''La ribelle''''' è un [[film]] del [[1993]], diretto dal regista [[Aurelio Grimaldi]].
 
==Trama==
Enza è un'adolescente siciliana fresca e vitale che si sta affacciando alla vita, ma a causa della propria ingenuità, finisce sempre col mettersi nei guai. Non ha i genitori, ma vive con degli zii insieme a una sorella più grande ([[Lorenza Indovina]]) che, più scafata, le fa da madre e cerca di metterla sulla retta via, finendo per questo anche in carcere per qualche tempo. Enza, tenendo fede alla sua natura di ribelle, s'innamora ricambiata di Sebastiano, un aitante ma assai superficiale venditore di musicassette, con la quale ha i primi rapporti sessuali, ma per il quale giungerà anche a rubare. Scoperta, viene messa in un istituto correzionale di una città vicina, gestito da un'arcigna madre superiora ([[Laura Betti]]), dal quale può tornare in famiglia un giorno alla settimana.
E' sull'autobus che collega il suo paese con la città che conosce Franchino, un ragazzo ugualmente superficiale ma che, col tempo, sente di innamorarsi seriamente di lei, e farà di tutto per correggersi. Dopo continui litigi e riavvicinamenti, Enza si accorge di essere incinta: sotto gli occhi di Franchino, prima si getta nel mare ghiacciato volendo abortire, ma poi esce dall'acqua incolume e salta su un autobus...
 
==Critica==
E' uno dei primi film (il primo in Italia) di [[Penelope Cruz]], che è assai credibile nel ruolo della solare ed inquieta ragazzina mediterranea. Ottime anche [[Lorenza Indovina]] nel ruolo della sorella-madre disincantata, e [[Laura Betti]] nella parte della paziente ma oppressiva madre superiora. Calibrati [[Stefano Dionisi]] e [[Marco Leonardi]], regia mai superficiale.