Large Hadron Collider: differenze tra le versioni

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Al contrario un mini buco nero creato nell'LHC sarebbe relativamente a riposo, e ci sarebbe una probabilità su 10<sup>5</sup> che non raggiunga la velocità di fuga terrestre<ref name=LHCeng>{{en}} {{cita web|url=http://www.risk-evaluation-forum.org/LHCeng.pdf|titolo=Black holes produced on Earth could destroy planet|data=dicembre 2007|accesso=30-3-2008}}</ref>; nel caso la velocità del minibuco nero fosse minore della velocità di fuga della Terra verrebbe catturato dal [[campo gravitazionale]] terrestre e dopo un po' di tempo interagirebbe lentamente con la materia e acquisterebbe sempre più massa fino a inghiottire la Terra. Questo a patto che la radiazione di Hawking non esista perché se esistesse allora il mini buco nero evaporerebbe e non ci sarebbe pericolo.
 
Per quanto riguarda la radiazione di Hawking la sua esistenza non è stata ancora verificata (come del resto non è ancora stata determinata con certezza l'esistenza dei buchi neri) e, quindi, potrebbe anche non esistere<ref>Adam D. Helfer, "Do black holes radiate?" Reports on Progress in Physics. Vol. 66 No. 6 (2003) pp. 943-1008.</ref>. Se non esistesse, i mini buchi neri creati sarebbero stabili e potrebbero distruggere la Terra. Tuttavia, afferma il fisico Landsberg, anche se Hawking sbagliasse il mini buco nero divorerebbe la materia così lentamente che per divorare un milligrammo ci vorrebbe più dell'età dell'universo <ref>[http://www.msnbc.msn.com/id/14923900/ Good news! Black hole won't destroy Earth]</ref>.
 
Tuttavia, anche se la maggior parte degli scienziati ritiene che non ci sia nessun pericolo, non tutti sono d'accordo con questa affermazione. Secondo loil scienziatochimico tedesco Rossler[[Otto Rössler]] i mini buchi neri dovrebbero rapidamente diventare di dimensione infinita e potrebbero, nella peggiore delle ipotesi, inghiottire la Terra in 50 mesi.<ref>{{cita web|url=http://www.golem.de/0802/57477-4.html|titolo=Interview: Chaos, Verschwörung, schwarze Löcher|data=8-2-2008|accesso=30-3-2008|editore=golem.de}}</ref>. Walter Wagner e Luis Sancho hanno citato in giudizio presso una corte delle Hawaii il Cern, il [[Fermilab]] di Chicago e il [[Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti]] che hanno partecipato alla costruzione dell'acceleratore. <ref>{{Cita news
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*Idem per il decadimento del falso vuoto.
 
Il 10 agosto 2008, Rainer Plaga, un astrofisico tedesco pubblicòha pubblicato sull'archivio [[arXiv]] (e quindi mai sottoposto ad un processo di [[revisione paritaria]]) una pubblicazione in cui concludeva che la valutazione dei rischi attuali non aveva dimostrato che i raggi cosmici che colpiscono le [[nana bianca|nane bianche]] producono micro buchi neri.<ref name="2008_Plaga">Plaga, Rainer (10 August 2008). ''[http://arxiv.org/pdf/0808.1415v1.pdf On the potential catastrophic risk from metastable quantum-black holes produced at particle colliders]''. (PDF) [[arXiv:0808.1415v1]].</ref> Secondo Plaga, i buchi neri prodotti dal CERN potrebbero essere pericolosi. Secondopoiché Plaga, se un micro buco nero venisse creato al LHC, la [[radiazione di Hawking]] emessa dal buco nero potrebbe distruggere il CERN e i suoi dintorni o addirittura la Terra. Sostiene che gli effetti di buchi neri prodotti da raggi cosmici che irradiano al [[limite di Eddington]] potrebbero non essere rilevati in pesanti corpi astronomici, come le nane bianche ma potrebbero ancora causare un danno significativo a corpi piccoli come la Terra. Plaga afferma che un micro buco nero prodotto al LHC potrebbe dare il via a una reazione a catena "paragonabile a una grande esplosione nucleare nelle immediate vicinanze del collisore."<ref name="2008_Plaga"/> Anche in questo caso però il fatto che i raggi cosmici che colpiscono la terra non abbiano mai dato luogo a nulla del genere smentisce la pericolosità della radiazione di Hawking.
 
Il 20 giugno 2008, l'''LHC Safety Assessment Group'' (LSAG), il team che si occupa della valutazione di rischio per l'LHC, ha rilasciato un nuovo rapporto sulla sicurezza che va ad aggiornare quello del 2003<ref name="lsag" /> , nel quale riafferma ed estende le precedenti conclusioni riguardo al fatto che ''"le collisioni provocate dal LHC non presentano alcun pericolo e non vi è motivo di preoccupazione"''.<ref name=SummarySafety>{{en}}"[http://public.web.cern.ch/public/en/LHC/Safety-en.html The safety of the LHC]". CERN 2008 (CERN website).</ref><ref name="LSAGreport-arXiv">{{en}}Ellis J, Giudice G, Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[http://lsag.web.cern.ch/lsag/LSAG-Report.pdf Review of the Safety of LHC Collisions]''. [http://cdsweb.cern.ch/record/1111112?ln=fr CERN record]. [[arXiv:0806.3414]].</ref><ref name="LSAGreportStrangelets-arXiv">{{en}}Ellis J, Giudice G, Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[http://cern.ch/lsag/LSAG-Report_add.pdf Review of the Safety of LHC Collisions: Addendum on Strangelets]''.</ref> il rapporto del LSAG report è stato quindi revisionato e vagliato dal ''CERN’s Scientific Policy Committee'',<ref name="SPCreport2008">{{en}}CERN Scientific Policy Committee (2008). ''[http://indico.cern.ch/getFile.py/access?contribId=20&resId=0&materialId=0&confId=35065 SPC Report on LSAG Documents]''. [http://cdsweb.cern.ch/record/1113558?ln=fr CERN record].</ref> un gruppo di scienziati esterni che offrono consulenza al CERN.<ref name=SummarySafety/><ref name=NYT_080621>{{en}}Overbye, Dennis. (21 June 2008). "[http://www.nytimes.com/2008/06/21/science/21cernw.html Earth Will Survive After All, Physicists Say]". ''The New York Times''.</ref><ref>{{en}}"[http://press.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2008/PR05.08E.html CERN Council looks forward to LHC start-up]". PR05.08 (20 June 2008). CERN 2008.</ref> Il 5 settembre 2008, il documento del LSAG, ''"Review of the safety of LHC collisions"'' è stato pubblicato sul ''Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics'' .<ref name="LSAGreport">{{en}} Ellis J, Giudice G, Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (5 September 2008). "[http://www.iop.org/EJ/article/0954-3899/35/11/115004/g8_11_115004.pdf?request-id=1973667e-34da-47a4-b75a-08624558a81b Review of the safety of LHC collisions ]". ''''[[Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics]]''. 35, 115004 (18pp). [[doi:10.1088/0954-3899/35/11/115004]]. [http://cdsweb.cern.ch/record/1111112?ln=fr CERN record]. [[arXiv:0806.3414]].</ref>