Carlo Salvioli: differenze tra le versioni
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|Nome = Carlo
|Cognome = Salvioli
|Immagine = CarloSalvioli.jpg
|Sesso = M
|LuogoNascita = Venezia
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Di professione [[notaio]], la vera passione della sua vita furono però gli scacchi.<ref> ''Storia degli scacchi in Italia'', di [[Adriano Chicco|Chicco]] e Rosino, Marsilio, Venezia 1990, pag. 247.</ref>
É noto principalmente come autore dell'opera in tre volumi ''"Teoria e pratica del giuoco degli scacchi"'', il cui primo volume fu pubblicato a [[Venezia]] nel [[1885]]. Fu il primo libro italiano con una trattazione sistematica delle aperture e delle altre fasi della partita. Ebbe larga diffusione e vari ampliamenti e riedizioni.▼
Pur essendo stato anche un forte giocatore (vinse nel 1881 il torneo nazionale di Milano, diventando praticamente [[Campionato italiano di scacchi|campione italiano]]) è noto principalmente come autore dell'opera ''"Teoria e pratica del giuoco degli scacchi"'', il cui primo volume fu pubblicato a [[Venezia]] dalla tipografia Ferrari nel [[1885]].<br/>
Dedicò il primo volume all'amico Cyril Bexley Vansittart (un inglese residente a Roma dal 1860), che fu il principale ispiratore di quest'opera e anche della sua attività agonistica. Nella prefazione scrisse:▼
▲
:''A giovare a tutti coloro che vorrebbero progredire in questo gioco senza ricorrere a libri tedeschi, inglesi o francesi, sarebbe<br/> dunque necessario un trattato nuovo e completo. Un trattato che si facesse leggere, utile e dilettevole, che avesse a riguardo <br/> e ai giocatori provetti e ai principianti.'' <ref> ''Storia degli scacchi in Italia'', di Chicco e Rosino, pag. 249. </ref>▼
▲Dedicò il primo volume all'amico Cyril Bexley Vansittart (un [[Inghilterra|inglese]] residente a Roma dal 1860), che fu il principale ispiratore di quest'opera e anche della sua attività agonistica. Nella prefazione scrisse:
▲:''A giovare a tutti coloro che vorrebbero progredire in questo gioco senza ricorrere a libri <br/> tedeschi, inglesi o francesi, sarebbe
Il secondo volume, dedicato alle aperture semi-aperte, all'apertura di Donna e alle aperture irregolari, uscì nel 1886; il terzo volume, dedicato ai finali, uscì nel 1887.
Successivamente uscì in dispense nella "Nuova rivista degli scacchi" il ''"Manuale teorico-pratico del giuoco degli scacchi"'', terminato nel [[1899]]. Il manuale fu poi rielaborato e pubblicato nel [[1913]] dall'editore Giusti di [[Livorno]] col titolo ''"Il giuoco degli scacchi di [[Gioacchino Greco]] detto il Calabrese"''.
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Partecipò solo a tre importanti tornei:
* Terzo torneo nazionale, [[Milano]] [[1881]]. Lo vinse con 11/16, davanti a Fermo Zannoni <ref> Fermo Zannoni ([[Solagna|Solagna in Val di Brenta]] 10.08.[[1862]] - [[Rio de Janeiro]] 01.02.[[1886]]). </ref> (10 ½), al padovano Gustavo Maluta (10) e al milanese Edoardo Crespi (9). Fu il primo torneo italiano in cui venivano applicate le regole internazionali <ref> ''Storia degli scacchi in Italia'', pag. 248. </ref>. <br/> In questo torneo venne giocata per la prima volta, nella partita Salvioli-Mattia Cavallotti, l'apertura 1.e4 e5 2.d4 e5, che verrà poi chiamata [[controgambetto Albin]].
* Quarto torneo nazionale, [[Venezia]] [[1883]]. Si classificò 3° con 9/16 dopo il vincitore Fermo Zannoni e il padovano Giacomo Zon. Salvioli fu il principale organizzatore di questo torneo, del quale curò anche il libro
* Quinto torneo nazionale, [[Roma]] [[1886]]. Vinse ancora Fermo Zannoni, con 9/16. Salvioli si classificò 4° dopo il romano Filippo Cantoni e il veneziano Bartolomeo Forligo. Salvioli scrisse il libro del torneo, edito dalla tipografia Ferrari nel 1887.
==Bibliografia==
* ''Storia degli scacchi in Italia'', di [[Adriano Chicco]] e Antonio Rosino, Ed. Marsilio, Venezia 1990.
* ''Dizionario enciclopedico degli scacchi'', di Chicco e [[Giorgio Porreca|Porreca]], Mursia, Milano 1971.
== Note ==
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