Attaccapanni (astronomia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
interwiki
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{ Ammasso
| image = [[Immagine:CrCollinder 399.jpg|280px|L'ammasso aperto M26]]
| nome = Ammasso Attaccapanni
| scopritore = [[Al Sufi]]
Riga 10:
| ar = 19<sup>h</sup>&nbsp;25.4<sup>m</sup>
| dec = +20&deg; 11&prime;
| dist_al = 420424 [[Anno-luce|al]] mediamente
| dist_pc =
| appmag_v = 3.6
Riga 20:
| eta =
| note =
| nomi = Cr 399, Appendiabiti }}
 
'''[[Catalogo Collinder|Cr]] 399''' o ''Attaccapanni'' ([[Lingua inglese|Ingl.]] Coat Hanger) è un [[ammasso apertoasterismo]] visibile nella [[costellazione]] della [[Volpetta (costellazione)|Volpetta]]; a differenza di quanto creduto inizialmente, non si tratterebbe di un [[ammasso aperto]] a tutti gli effetti.
 
==Osservazione==
È un oggetto celeste dalla forma caratteristica, visibile anche ad occhio nudo; si trova in direzione della [[Via Lattea]], all'interno dell'[[asterismo]] del [[Triangolo Estivo]]. Un [[binocolo]] di piccole dimensioni già risolve completamente l'ammassoil gruppo, che presenta una sequenza di sei stelle disposte in senso est-ovest, con quattro stelle disposte a forma di gancio nella parte meridionale. La stella più luminosa è la ''4 Vulpeculae'', di [[Magnitudine apparente|magnitudine]] 5,14.<br> Un ingrandimento superiore non consente di osservare appieno l'oggetto, che appare troppo grande, ma permette invece di rivelare un piccolo [[ammasso aperto]] nella parte orientale dell'allineamento, noto come [[NGC 6802]].
Fu osservato e descritto per la prima volta dall'astronomo arabo Al Sufi nel X secolo; non fu però riportato né dal [[Charles Messier|Messier]], né da [[William Herschel]], né tantomeno dal catalogo [[New General Catalogue|NGC]], probabilmente perché non veniva considerato un ammasso a tutti gli effetti, data la sua notevole estensione apparente.
 
==Storia delle osservazioni==
[[Immagine:Cr 399.jpg|230px|thumb|left|Cr 399 come appare in un piccolo strumento.]]
FuL'ammasso fu osservato e descritto per la prima volta dall'astronomo arabo Al Sufi nel X secolo; non fu però riportato né dal [[Charles Messier|Messier]], né da [[William Herschel]], né tantomeno dal catalogo [[New General Catalogue|NGC]], probabilmente perché non veniva considerato un ammasso a tutti gli effetti, data la sua notevole estensione apparente, ma un semplice [[asterismo]]. Il primo a catalogarlo fu [[Per Collinder]], che lo inserì nel suo [[Catalogo Collinder|catalogo]] nel [[1931]].
 
==caratteristiche==
Uno studio condotto nel [[1970]] ha rivelato che in realtà solo sei delle stelle di questo gruppo mostrerebbero un certo legame fisico, ossia farebbero parte di un ammasso aperto; le altre appaiono in quest'area solo per un effetto di prospettiva. In seguito, ulteriori studi a partire dal [[1998]] hanno chiarito che l'oggetto in realtà è un semplice asterismo, ossia che nessuna delle sue componenti sarebbero legate da interazioni gravitazionali; questi studi sono basati sulla determinazione della [[parallasse]] e del [[moto proprio]] fornite dal satellite [[Hipparcos]] pubblicati nel [[1997]].
 
==Bibliografia==
===Opere generali===
*[http://www.ngcic.org/pubdb.htm Catalogo NGC/IC online]
* {{en}} {{cita libro | cognome= O'Meara| nome= Stephen James | titolo= Deep Sky Companions: Hidden Treasures| editore= Cambridge University Press| città= | anno= 2003 | id= ISBN 88-491-1832-5}}
*Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X
* Cragin, Murray; Lucyk, James; & Rappaport, Barry (1993). ''The Deep Sky Field Guide to Uranometria 2000.0'' (1st ed). Richmond, VA: Willmann-Bell. ISBN 0-943396-38-7
* Skiff, Brian (January, 1998). "Brocchi's Cluster Revealed". ''Sky and Telescope'', p. 65-67
* {{cita libro | cognome= De Blasi| nome= A. | titolo= Le stelle: nascita, evoluzione e morte| editore= CLUEB| città= [[Bologna]]| anno= 2002| id= ISBN 88-491-1832-5}}
 
===Carte celesti===
* {{cita libro | cognome= Tirion, Rappaport, Lovi | titolo=Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°| editore=Willmann-Bell, inc.| città=Richmond, Virginia, USA | anno=1987 | id= ISBN 0-943396-15-8}}
* {{cita libro | cognome= Tirion, Sinnott| titolo=Sky Atlas 2000.0 | ed=2 | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 1998| id= ISBN 0-933346-90-5}}
* {{cita libro | cognome= Tirion| titolo=The Cambridge Star Atlas 2000.0 | ed=3 | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 2001| id= ISBN 0-521-80084-6}}
 
==Voci correlate==
*[[Oggetti non stellari nella costellazione della Volpetta]]
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.seds.org/messier/xtra/ngc/brocchi.html Brocchi's Cluster, Collinder 399 @ SEDS]
* [http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap070112.html Astronomy Picture of the Day: Collinder 399]
 
[[Categoria:Ammassi aperti]]