Logica negativa: differenze tra le versioni

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Su brevi distanze, ad esempio all'interno della stessa scheda, le rappresentazioni più usate per le informazioni digitali sono basate su due livelli di tensione: ogni segnale inferiore alla tensione più bassa è equivalente ad uno ''zero'', mentre se è superiore alla tensione più elevata è considerato un ''uno''. I valori che cadono all'interno dell'intervallo sono ''indeterminati'' e solitamente si realizzano solo durante le transizioni 0 <math>\rightarrow</math>1 e viceversa.
 
L'effettivo valore della due soglie di tensione dipende dalla tecnologia utilizzata; ad esempio nella [[Transistor-transistor logic|logica TTL]] la soglia inferiore è fissata a 0,8 Voltvolt e quella superiore a 2,2 Voltvolt; nella [[CMOS]] le soglie sono a circa un terzo e due terzi della tensione di alimentazione: se questa è a 5 volt, le soglie diventano 1,3 e e 3,7 Voltvolt<ref>{{en}}[http://www.interfacebus.com/voltage_threshold.html Comparazione fra le soglie delle diverse famiglie di integrati digitali]</ref>.
 
Su maggiori distanze è necessario avere segnali più immuni ai disturbi ed in questi casi non è infrequente una rappresentazione a logica negativa; ad esempio nello standard seriale [[EIA RS-232]], un ''uno'' logico viene codificato con una tensione di -12 Voltvolt ed uno ''zero'' con una tensione di +12 Voltvolt rispetto al riferimento di [[massa (elettronica)|massa]].
Distanze ancora maggiori richiedono codifiche differenziali come la [[EIA RS-485]] (correnti elettriche in una direzione per lo ''zero'' ed in direzione opposta per l<nowiki>'</nowiki>''uno''), oppure utilizzano transizioni di stato per rappresentare i valori logici, come nella [[codifica Manchester]]. In tutti questi casi la definizione di logica positiva o negativa sarebbe impropria.