Tecnigrafo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
CommonsDelinker (discussione | contributi)
m Bot: il file Tavolo_luminoso_emmeitaliasrl.jpg è stato rimosso in quanto cancellato da Commons da EugeneZelenko
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
 
 
[[Immagine:architect.png|200 px|thumb|right|Tavoli da disegno di fine '800]]
Line 8 ⟶ 7:
Il tecnigrafo (in inglese "drafting machine") risulta presente negli uffici di progettazione delle aziende italiane dal secondo decennio dello scorso secolo. Può essere interessante osservare come l'autorevole Encyclopaedia Britannica precisi esplicitamente il 1930 come anno di introduzione di tale attrezzo: un annuncio pubblicitario da "Memorie di architettura pratica" del 1913 consente di anticipare di un ventennio tale data, almeno per l'Italia.
 
Nei tecnigrafi di più vecchia concezione, il movimento del gruppo era assicurato da un sistema di bracci a [[parallelogramma]] che consentivano il mantenimento in posizione delle squadre durante lo spostamento del gruppo. I bracci erano poi equilibrati mediante un sistema di contrappesi eo di [[molla|molle]].
 
Il tecnigrafo è frequentemente montato su di un tavolo da [[disegno]] dotato di un piano di lavoro rigido e dotato di superficie liscia, ancorato ad una base che ne permette l'[[inclinazione]]. In questo modo l'elaborazione [[grafica]] può essere condotta tanto con il piano di lavoro orizzontale, quanto con il piano di lavoro verticale. Esistono - inoltre - versioni partricolari del tavolo da disegno come ad esempio quelle a doppio formato [[A0]] (per elaborazioni grafiche di grandi dimensioni) o quelle con piano di lavoro retroilluminato, per le quali sono necessari tecnigrafi dotati di supporti specifici.