Antiferromagnetismo: differenze tra le versioni

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L''''antiferromagnetismo''' è una proprietà caratteristica di alcuni materiali come il [[manganese]], il [[cromo]], gli ossidi MnO2, FeO, CoO, ecc…
TaliL''''antiferromagnetismo''' è una proprietà caratteristica di alcuni materiali come il [[manganese]], il [[cromo]], l'[[ematite]], gli ossidi MnO<sub>2</sub>, FeO, CoO, ecc.;
tali materiali sono detti antiferromagnetici. In tali materiali, contrariamente a quanto accade per i materiali [[ferromagnetismo|ferromagnetici]] in cui la configurazione di minima energia si ha per [[spin]] paralleli, l’interazione tra gli [[Atomo|atomi]] è tale da realizzare una configurazione di minima energia quando gli [[spin]] sono antiparalleli.
Nel MnO2MnO<sub>2</sub>, ad esempio, lo ione negativo ossigeno ha su ogni lato uno ione positivo di [[manganese]].
I momenti di [[dipolo magnetico]] degli ioni positivi sono allineati antiparallelamente essendo ognuno accoppiato con uno degli spin elettronici, orientati nella direzione opposta, dello ione ossigeno, dando così luogo ad una configurazione di energia minima per l'intero sistema.
La [[magnetizzazione]] di questi materiali, al di sotto di una certa [[temperatura]] θN, detta temperatura di [[temperatura di Néel|Néel]], e in assenza di [[campo magnetico]] esterno, è praticamente nulla.
Anche quando vi è un [[campo magnetico]] esterno, i dipoli magnetici tendono a mantenere la disposizione antiferromagnetica.
A causa di difetti nella struttura atomica, la configurazione antiparallela non è mai perfettamente rispettata, e si genera pertanto un piccolo momento magnetico residuo; questo fenomeno è detto ferromagnetismo parassita.
 
== Voci correlate ==
 
* [[Dominio di Weiss]]
 
{{portale|fisica}}
 
[[Categoria: Magnetismo]]
 
[[Categoria:Chimica fisica]]