I cadetti di Guascogna: differenze tra le versioni

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{{S|film}}
{{Film
|titoloitaliano = I cadetti di Guascogna
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*[[Alfredo Rizzo]]
*[[Ferruccio Tagliavini]]
 
Non accreditati:
* [[Arnoldo Foà]]
*[[Dina Galli]]
|nomefotografo = [[Aldo Tonti]]
|nomescenografo = [[Leonidas Marcolis]]
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'''''I cadetti di Guascogna''''' è un [[film]] del [[1950]] diretto da [[Mario Mattoli]]
 
Il film prende inspirazione dal successo della canzone omonima, appunto ''I cadetti di Guascogna'', cantata da [[Clara Jaione]], che era stata composta nel [[1949]] da Larici e Rastelli con la musica del maestro [[Armando Fragna]].
 
Le musiche della [[colonna sonora]] sono eseguite dal complesso [[Orleans Jazz Band]], con al pianoforte [[Luciano Sangiorgi]]. La parte vocale è affidata al celebre tenore [[Ferruccio Tagliavini]] che canta il brano donizettiano da ''[[L'elisir d'amore]]'', ''Una furtiva lacrima''.
==Note==
 
È il primo film in cui appare [[Ugo Tognazzi]], all'epoca ventottenne ma già attore conosciuto come protagonista di [[varietà (spettacolo)|riviste teatrali]].
Il film prende inspirazione dal successo della canzone omonima,cantata da [[Clara Jaione]], composta da Larici, Rastelli con la musica del Maestro [[Armando Fragna]], nel [[1949]]. Per la colonna sonora, le musiche sono eseguite dal complesso [[Orleans Jazz Band]], al pianoforte [[Luciano Sangiorgi]] e dal tenore [[Ferruccio Tagliavini]] "Una furtiva lacrima".E' il primo film del ventottenne Ugo Tognazzi, attore già noto come protagonista di riviste teatrali.
 
==Trama==
Due giovani, Ugo e Walter, sono innamorati della stessa ragazza, Vittoria. Il padre di questa, per liberarla dai due, la manda nella cittadina di [[Bracciano]], presso la pensione della sua zia Adelina. Ma, strana sorte, i due ragazzi, partono insieme per il servizio militare diretti proprio a Bracciano, dove incontranola giovane.
 
MaDopo primavarie insistenze riescono ad avere un appuntamento con lei. Prima dell'incontro, scoppia una rissa con gli altri commilitoni del reggimento "I cadetti di Guascogna", questoe porta,ciò causa ad Ugo e Walter, ad esserela consegnaticonsegna in caserma. Da qui l'idea di mandare all'appuntamento un loro amico, il soldato Nino il quale, all'incontro con la ragazza subito se ne innamora.
 
Ugo e Walter tentano allora di screditare il rivale, mettendo in giro la voce di un altro amore che Nino avrebbe per una "[[soubrette]]", main costei èrealtà soltanto la sorella di Nino, che si trova in città per uno spettacolo. A causa del comportamento di Ugo e Walter lo spettacolo sarà però annullato. I due pentiti riescono tuttavia, con l'aiuto della compagnia, ad allestirne un altro, con la partecipazione straordinaria del tenore Tagliavini.
Due giovani, Ugo e Walter, sono innamorati della stessa ragazza, Vittoria.Il padre di questa, per liberarla dai due, la manda nella cittadina di Bracciano, presso la pensione della sua zia Adelina.
 
Ma, strana sorte i due ragazzi, partono insieme per il servizio militare proprio a Bracciano, dove incontrano Vittoria.Dopo insistenze riescono ad avere un appuntamento con la ragazza.
 
Ma prima dell'incontro, scoppia una rissa con gli altri commilitoni del reggimento "I cadetti di Guascogna", questo porta, Ugo e Walter, ad essere consegnati in caserma.Da qui l'idea di mandare all'appuntamento un loro amico il soldato Nino.
 
Nino incontra la ragazza e si innamora subito di lei.
 
Ugo e Walter tentano di screditare il rivale, mettendo in giro la voce di un altro amore che Nino avrebbe per una "soubrette", ma costei è soltanto la sorella di Nino, che si trova in città per uno spettacolo.
 
Spettacolo che per il comportamento di Ugo e Walter sarà annullato, i due pentiti riescono, con l'aiuto della compagnia, ad allestirne un altro, con la partecipazione straordinaria del famoso tenore [[Ferruccio Tagliavini]], gran finale con la riconciliazione di tutti.
 
Gran finale con riconciliazione generale e lieto fine.
 
==La critica==
Su ''Film d'oggi'' dell'[[11 ottobre]] [[1950]] [[Mario Landi]] scriveva:
 
Su{{quote|Purtroppo Film dl'oggi, dell' [[11 ottobre]] [[1950]] [[Mario Landi]] " Purtroppo le ovvietà delle battute e delle situazioni non ha permesso ai migliori, Chiari e Tognazzi, di apparire a fuoco e così tutto il sostegno comico della vicenda si appoggia alla dozzinale disinvoltura di [[Riccardo Billi|Billi]] e [[Mario Riva|Riva]] [..."].|}}
 
 
{{Portale|cinema}}