Pseudococcidae: differenze tra le versioni

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Per i motivi sopra esposti è raccomandabile un'adeguata prevenzione, da un lato limitando, per quanto è possibile, le condizioni che favoriscono l'insediamento e la proliferazione, da un altro intervenendo tempestivamente ai primi segnali di infestazione. Nel primo caso sono opportune la [[potatura]] di sfoltimento, allo scopo di arieggiare la chioma, la lotta alle formiche, la moderazione con la [[concimazione|concimazioni]] [[azoto|azotate]], in quanto possono indurre un eccessivo rigoglio vegetativo. Nel secondo caso vanno eliminati i focolai di infestazione con trattamenti localizzati oppure rimuovendo i germogli attaccati in caso di infestazioni circoscritte. In un ambito casalingo si può ricorrere anche alla rimozione manuale delle infestazioni.
 
[[Immagine:FerrisiaPlanococcus virgatacitri from CSIRO1455198.jpg|thumb|left|230px|''[[FerrisiaPlanococcus virgatacitri|Planococco]]'' (maschio)parassitizzato da ''[[Leptomastix dactylopii]]''.]]
Fondamentale è il rispetto delle condizioni che favoriscono il mantenimento dell'entomofauna ausiliaria. Gli Pseudococcidi, infatti, sono controllati efficacemente dai loro nemici naturali negli [[agrosistema|agrosistemi]] equilibrati. Gli interventi chimici vanno perciò inquadrati nel contesto della [[lotta integrata]]. A tal fine i principi attivi più indicati sono gli oli minerali bianchi. I nemici naturali più attivi rientrano per lo più negli [[Chalcidoidea|Imenotteri Calcidoidei]], fra i [[parassitoide|parassitoidi]], e nei [[Coccinellidae|Coleotteri Coccinellidi]], fra i [[predazione|predatori]].