Canonici regolari: differenze tra le versioni
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I '''Canonici regolari''' sono membri di alcuni [[ordine religioso|ordini religiosi]] della [[Chiesa cattolica]] costituiti da "[[Canonico|canonici]]", cioè [[Presbitero|preti]], dotati di una regola comune.
Nel corso dei primi secoli la [[Cristianesimo|Chiesa]] aveva visto sorgere al proprio interno svariati ministeri. Agli [[Apostolo|apostoli]], ben presto definiti [[Vescovo|vescovi]], si affiancarono i [[Sacerdote|sacerdoti ]] o preti (''presbiteri'') ed i [[diacono|diaconi]].
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Con il Sinodo Lateranense del [[1059]] iniziò un cammino diverso tra clero secolare (delle diocesi) e clero regolare che seguiva una Regola. Attraverso varie riforme, i Canonici Regolari acquistarono una specifica identità, con carismi propri: si rifacevano alle norme o consuetudini dei Santi Padri, adottando la [[Regola di Sant'Agostino]].
La [[Regola agostiniana|regola di S.Agostino]], però, rinvenuta nel XI sec., presentava due diverse redazioni: la prima che comprendeva, l'
Molto presto sorsero questioni in merito all'interpretazione della regola. I canonici dell'
L'
Dopo vari interventi dei suoi predecessori, in particolar modo a Prémontré nel 1126 e 1128, [[papa Innocenzo II
I secoli XI e XII costituiscono il periodo aureo delle numerosissime comunità canonicali, che godevano di una certa autonomia.
▲===Oggi===
I canonici regolari oggi rappresentano forse la più esigua componente tra gli ordini religiosi cattolici. Nella seconda metà del XX secolo, si è andata riscoprendo la necessità di una vita "comunitaria" per i sacerdoti diocesani, ma questa attenzione non è ancora coincisa con una rinascita dell'esperienza dei "canonici regolari".
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