Antirealismo: differenze tra le versioni

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Secondo l'intuizionismo (antirealista riguardo agli oggetti matematici), la [[verità]] di una proposizione matematica risiede nella nostra capacità di dimostrarla. In accordo con i platonisti ([[realismo filosofico|realisti]]), la verità di una proposizione risiede nella propria aderenza alla realtà oggettiva. Così, gli intuizionisti accettano una proposizione in forma "P o Q" come vera solo se è possibile dimostrare P oppure dimostrare Q: ciò è chiamato [[proprietà della disgiunzione]].
In particolare, non è possibile, in generale, dichiarare che "P o non P" è vero (il [[tertium non datur|principio del terzo escluso]]), poiché in alcuni casi non è possibile provaredimostrare che diP non provare la regolasua P[[negazione logica]]. Simlmente, gli oggetti intuizionisti che portano al fallimento dell'[[esistenza proprietà]] per la logica classica, dove si può provare che <math>\exists x.\phi(x)</math>, senza essere in grado di produrre ogni termine <math>t</math> of which <math>\phi</math> ottenuto.
 
Dummett dedusse che la nozione intuizionista della verità si trova alla fine di varie forme classiche di antirealismo. Egli usa questa nozione per ri interpretare il [[fenomenalismo]], proclamando che non prese la forma di un [[riduzionismo]] (spesso considerato inottenibile).