Kula (cerimonia): differenze tra le versioni

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Gli ornamenti scambiati sono impregnati di significati magici
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Gli oggetti dovevano circolare in continuazione, restando nelle mani del possessore solo per un periodo limitato di tempo e venivano poi barattati nel corso di visite che gli abitanti delle isole si scambiavano periodicamente. I preparativi per la partenza e gli scambi erano fortemente e rigidamente [[rito|ritualizzati]] ma durante il viaggio per gli scambi di tipo kula avveniva anche un [[commercio]] meno simbolico con il quale venivano scambiati oggetti ed alimenti di uso comune.
Lo scambio rituale infatti ha il compito di instaurare un rapporto di fiducia, base necessaria dello scambio materiale.
 
Gli ornamenti scambiati sono impregnati di significati [[magia|magici]] e possiedono, secondo la [[mitologia]] e le credenze locali, un grande potere sugli [[spiriti]] del mare e delle spiaggie.
Il ''kula'' viene anche definita una "confraternita" di iniziati che diffonde una influenza di carattere, in qualche modo, religioso sul gruppo di isole.<ref name="P">"Le grandi vie marittime", di Jean-Paul Deudon, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1970, pag.30</ref>
 
[[Marcel Mauss]], partendo dalla ricerca di Malinowski, tratterà del kula in due sue diverse teorie. Nel ''saggio sul dono'' esso è uno degli esempi chiave della teoria della [[reciprocità]], secondo la quale il dono è generalmente un'istituzione sociale non volontaria ma obbligatoria. Nel proporre la teoria dei [[Fatto sociale totale|fatti sociali totali]], Mauss prende nuovamente ad esempio il kula come [[fatto sociale]] (nella accezione di [[Emile Durkheim]]), che determina ed attorno al quale ruota l'intera vita di una società e, di conseguenza, studiando il quale è possibile capire tutto di essa.
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate==